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In questo articolo, ripercorreremo una preziosa lezione dedicata al miglioramento di uno degli aspetti cruciali per chiunque voglia padroneggiare la chitarra: la mano sinistra. Esploreremo tre esercizi specifici pensati per sviluppare indipendenza, agilità e fluidità delle dita. Che tu sia un principiante assoluto o un chitarrista con qualche accordo alle spalle, questi concetti e gli esercizi proposti ti offriranno sicuramente spunti utili per progredire.
Il Metodo di Studio
Prima di immergerci negli esercizi pratici, è fondamentale comprendere la filosofia didattica che anima Chitarra Facile. David, il fondatore di Chitarra Facile, è un grande sostenitore dell’applicazione delle scienze cognitive e delle neuroscienze legate all’apprendimento musicale. Questo significa che l’approccio non si limita a “fare esercizi e basta”, ma si concentra profondamente sul come questi esercizi vengono eseguiti.
Un concetto chiave in questo approccio è la memoria muscolare, ovvero la capacità del nostro corpo di eseguire azioni in modo automatico, una volta assimilate. Un paragone molto efficace riguarda il guidare: una volta acquisita l’abilità, frenare in una situazione di emergenza diventa un gesto istintivo. Allo stesso modo, interiorizzare i movimenti sulla tastiera attraverso una pratica consapevole e metodologica porta allo sviluppo della memoria muscolare, rendendo l’esecuzione più fluida e naturale.
Esercizio 1 – L’Indipendenza delle Dita
Il primo aspetto fondamentale su cui ci concentreremo è l’indipendenza delle dita della mano sinistra. Molti chitarristi, soprattutto all’inizio, incontrano difficoltà nell’eseguire sequenze complesse di note perché le dita tendono a muoversi in blocco.
Questa limitazione è in parte dovuta all’anatomia della mano: ad esempio, il mignolo e l’anulare condividono alcuni tessuti tendinei e muscolari, rendendoli meno indipendenti rispetto all’indice e al medio. Inoltre, il mignolo è spesso percepito come un dito più debole a causa della sua minore lunghezza.
L’obiettivo di questo primo esercizio è proprio quello di isolare il movimento di ciascun dito, rafforzando in particolare le dita più “pigre” e migliorando il controllo individuale. L’esercizio proposto è tratto dal libro “100 Esercizi da Divano”.

Questa prima parte introduce subito una sequenza che mette alla prova le dita più deboli (anulare e mignolo) e richiede un movimento preciso dell’indice.
L’esercizio prevede anche l’utilizzo della tecnica del “roll”. Questo movimento consiste nel piegare la falange del dito in modo da spostarsi sullo stesso tasto da una corda all’altra (ad esempio dal tasto 7 del MI al tasto 7 del SI) senza suonarle contemporaneamente. L’obiettivo è passare dalla corda di MI a quella di SI in modo pulito, evitando risonanze indesiderate.
Ecco alcuni consigli per l’esecuzione:
- Inizia sempre lentamente. La precisione è più importante della velocità iniziale.
- Concentrati sul movimento di ogni singolo dito, cercando di mantenerlo il più indipendente possibile dagli altri.
- Presta particolare attenzione alla successione anulare-mignolo e all’utilizzo del roll, che richiedono un controllo maggiore.
- Presta attenzione agli allarghi tra le dita e cerca di eseguirli in modo fluido.
- Prova a mantenere un movimento alternato della plettrata (giù-su-giù-su) con la mano destra.
- Suona con la minima forza indispensabile per ottenere un suono pulito, evitando di irrigidire la mano e di stonare le note. Il mignolo, essendo il dito più debole, necessita di una gestione attenta della pressione.
Esercizio 2 – L’Agilità delle Dita
Il secondo aspetto cruciale per la tecnica della mano sinistra è l’agilità, ovvero la capacità di muovere le dita con rapidità, precisione e destrezza lungo la tastiera. Questo si traduce nella capacità di eseguire passaggi veloci, cambi di posizione fluidi e diteggiature complesse.
L’esercizio proposto per migliorare l’agilità presenta un allargo più significativo e include slittamenti e cambi di corda. Questo esercizio è basato sulla scala minore armonica di MI, una scala che presenta una sonorità particolare.

Ecco alcuni consigli per l’esecuzione:
- Anche in questo caso, inizia con un tempo molto lento per familiarizzare con le posizioni e gli allarghi.
- Presta attenzione al cambio di posizione con lo slittamento della mano all’indietro.
- Cerca di mantenere la mano rilassata, evitando tensioni, soprattutto quando esegui l’allargo tra l’ottavo e il dodicesimo tasto.
- Concentrati sulla pulizia del suono durante i cambi di corda.
- Una volta acquisita familiarità, aumenta gradualmente il tempo (BPM) cercando di mantenere la precisione e la fluidità.
Esercizio 3 – La Fluidità e la Coordinazione delle Dita
Il terzo aspetto che andremo ad affrontare è la fluidità, intesa come la capacità di eseguire passaggi musicali in modo scorrevole e naturale. L’esercizio proposto in questo caso introduce una difficoltà aggiuntiva: l’alternanza tra note diteggiate e corde a vuoto. Questa combinazione è fondamentale per sviluppare la coordinazione sia tra le due mani che all’interno della mano sinistra.
L’esercizio si basa sulla scala minore di MI e presenta un pattern ritmico di terzine. Il principio è quello di suonare una nota sulla tastiera e poi lasciare che la corda suoni a vuoto, creando un effetto particolare.

Ecco alcuni consigli per l’esecuzione:
- Inizia concentrandoti su una singola posizione (mezza battuta) per familiarizzare con il pattern.
- Quando ti senti più sicuro, prova a collegare diverse posizioni.
- Presta particolare attenzione alla coordinazione tra la mano sinistra (che diteggia le note) e la mano destra (che deve colpire la corda a vuoto nei momenti giusti), rispettando la metrica delle terzine.
- Un consiglio importante per migliorare la fluidità è quello di non allontanare troppo le dita dalla tastiera quando vengono rilasciate. Mantenere le dita il più vicino possibile ai tasti riduce la distanza da percorrere e facilita l’esecuzione a tempi più veloci.
Conclusioni
Gli esercizi che abbiamo esplorato rappresentano un ottimo punto di partenza per sviluppare una mano sinistra agile, indipendente e fluida sulla chitarra. Ricorda sempre l’importanza di approcciarti allo studio con pazienza e metodo, iniziando lentamente e concentrandoti sulla precisione di ogni movimento.
La consapevolezza del “come” esegui gli esercizi, applicando i principi delle scienze cognitive e sfruttando la neuroplasticità, ti aiuterà a interiorizzare i movimenti e a progredire in modo più efficace. Non sottovalutare il potere della ripetizione costante e consapevole per costruire la tua memoria muscolare.
L’impegno e la dedizione nello studio della tecnica della mano sinistra ti apriranno nuove porte espressive e ti permetteranno di goderti appieno il meraviglioso mondo della chitarra. Buona pratica!