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In questa lezione di chitarra live andata in onda Mercoledì 23 aprile alle 18:30, Luca Marinelli guida gli studenti attraverso 4 modi per abbellire le ritmiche dei tuoi accompagnamenti.
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4 Modi per Abbellire le RITMICHE dei tuoi ACCOMPAGNAMENTI
In questo articolo esploreremo 4 modi per rendere i tuoi accompagnamenti ritmici più interessanti e coinvolgenti. Che tu sia alle prime armi o abbia già una certa familiarità con lo strumento, questi consigli ti apriranno nuove porte espressive senza richiedere tecniche eccessivamente complesse.
La Dinamica
Il primo aspetto fondamentale per abbellire un accompagnamento è l’utilizzo consapevole della dinamica. In musica, la dinamica si riferisce al controllo del volume, una ritmica eseguita sempre con la stessa intensità sonora risulterà statica e priva di interesse.
Imparare a gestire la dinamica significa introdurre variazioni di volume all’interno di un brano o anche all’interno della stessa ritmica. Ad esempio, potresti suonare le strofe con una dinamica più bassa e il ritornello con una dinamica maggiore, creando un senso di intensità crescente e coinvolgimento.
Oltre al volume, la dinamica può essere espressa anche attraverso variazioni nella scansione ritmica. Anche se avere una ritmica di base può essere importante, eseguirla in modo assolutamente identico per tutta la durata di un brano può diventare monotono.
Introdurre piccole modifiche, inserire un accento su una determinata nota, creare un breve passaggio più rapido, può infondere nuova vita e colore alla vostra ritmica. Queste piccole variazioni, pur non alterando la struttura fondamentale del ritmo, creano un senso di movimento e imprevedibilità che cattura l’attenzione.
Utilizzare i Diversi Registri
Un altro modo efficace per abbellire le ritmiche è quello di utilizzare registri differenti sulla chitarra, alternando tra le corde più gravi e quelle più acute. Suonare costantemente tutte e sei le corde può appiattire il suono e rendere l’accompagnamento meno dinamico.
Sperimentare con ritmiche che si concentrano sulle corde basse per creare un tappeto sonoro più profondo, per poi passare a interventi più acuti per aggiungere brillantezza e definizione, può generare un interessante contrasto.
Questo approccio può anche essere utilizzato per simulare in parte il suono di una batteria, alternando un registro più grave (come la cassa) con uno più acuto (come il rullante).
L’idea non è necessariamente quella di suonare sempre solo le corde gravi o solo quelle acute, ma di creare un movimento tra i diversi registri. Potresti, ad esempio, eseguire una parte della ritmica concentrandoti sulle corde di MI basso, LA e Re, e poi aggiungere degli interventi sulle corde di SOL, SI e MI cantino. L’importante è percepire la differenza sonora tra i due ambiti e sfruttarla per dare varietà al tuo accompagnamento.

“Sgranare” gli Accordi
Un terzo modo per abbellire le ritmiche, consiste nello “sgranare” le corde, non plettrare tutte le corde simultaneamente, ma in modo leggermente sfalsato. Questo crea un effetto ritmico più dinamico e “saltellante”, aggiungendo un elemento di groove all’accompagnamento.
Questo effetto può essere ottenuto fatto sia col plettro che con le dita. L’effetto è quello di un suono più “vivo” e meno compatto, che può dare un tocco di originalità alla tua ritmica.
Questa tecnica può essere particolarmente efficace in contesti in cui si desidera un accompagnamento meno “quadrato” e più flessibile dal punto di vista ritmico. Sperimenta con diverse velocità e schemi per scoprire le sonorità che più ti piacciono e che si adattano al brano che stai suonando.
Utilizzare le Corde a Vuoto
L’ultimo aspetto che esploreremo riguarda l’utilizzo delle corde a vuoto per arricchire gli accordi e creare sonorità più interessanti. Sfruttare le corde a vuoto, in combinazione con diteggiature che modificano solo alcune note dell’accordo, può portare a risultati sorprendenti con uno sforzo minimo.
Le corde a vuoto, risuonando liberamente, aggiungono spesso estensioni agli accordi che suoniamo normalmente (come settime, none, ecc.), conferendo loro un colore più ricco e particolare. Accordi semplici come un MI maggiore possono trasformarsi in sonorità più evocative semplicemente lasciando risuonare alcune corde a vuoto e modificando la diteggiatura delle altre.
Un ulteriore vantaggio dell’utilizzo delle corde a vuoto è la possibilità di creare dei “pedali” sonori. Se manteniamo alcune corde a vuoto che risuonano costantemente al canto mentre cambiamo gli accordi sulla tastiera, queste note fisse fungeranno da elemento di collegamento, creando una maggiore coesione tra i diversi accordi e riducendo la sensazione di “salto” tra l’un e l’altro.
Sperimenta con diverse diteggiature per gli accordi che conosci, cercando di incorporare le corde a vuoto. Noterai come, a volte, un piccolo cambiamento nella posizione delle dita può generare sonorità inaspettate e affascinanti. Questo approccio non richiede necessariamente una conoscenza avanzata di teoria musicale, ma piuttosto la curiosità di esplorare le possibilità sonore offerte dalla tua chitarra.
Guarda, ad esempio, come cambia questa progressione di accordi MI, SI, FA#m e LA, può cambiare utilizzando il pedale superiore costituito dalle corde di SI e MI cantino.


Conclusioni
Questi 4 modi per abbellire le ritmiche (la gestione della dinamica, l’utilizzo dei diversi registri, lo “sgranare” gli accordi e lo sfruttare le corde a vuoto) sono strumenti potenti che ogni chitarrista, anche principiante, può iniziare ad esplorare.
Non è necessario applicarli tutti contemporaneamente o in modo eccessivo; spesso, anche una piccola variazione dinamica o l’introduzione di una corda a vuoto possono fare una grande differenza nel rendere il tuo accompagnamento più interessante e personale.
Ricorda che l’obiettivo è quello di aggiungere colore e movimento alla tua musica, rendendola più coinvolgente sia per chi suona, sia per chi ascolta. Non avere paura di sperimentare e di trovare il tuo stile, combinando questi suggerimenti in modi creativi e originali. Buona sperimentazione!
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