5 Esercizi di Tecnica (che non stai facendo) per Dominare la Chitarra

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In questa lezione vediamo 5 esercizi facili per chitarra elettrica, o anche acustica.
Questi sono esercizi per chitarra fondamentali che sarebbe bene fare ogni giorno, o almeno più volte possibile.

Andremo a toccare le 5 grandi macro-aree della tecnica di chitarra in modo da padroneggiare ogni aspetto principale:

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Introduzione

Per suonare la chitarra servono tante e diverse abilità messe insieme. Oggi ci occuperemo delle 5 grandi macro aree della tecnica:

  • L’agilità della mano sinistra
  • La padronanza della mano destra
  • La ritmica
  • La velocità e la coordinazione tra le due mani
  • L’espressività

Vedremo un esercizio basilare, ma molto importante, per ognuna di queste aree. Nel 99% dei casi saranno esercizi che non conosci o che magari non stai mettendo in pratica costantemente. Grazie a questi esercizi potrai veramente potenziare la tua tecnica sulla chitarra e cominciare così a dominare il tuo strumento.

Ciao, io sono David Carelse e sono il fondatore della scuola Chitarra Facile. Se vuoi imparare da zero, o migliorare a suonare la chitarra, vai su www.chitarra facile.com. Abbiamo libri, ebook, corsi online e facciamo anche lezioni private. Per maggiori dettagli ti invito a visitare il sito www.chitarrafacile.com.

Le 5 macro aree della tecnica

Come detto precedentemente in questo articolo vedremo 5 esercizi di chitarra. In realtà non saranno 5, saranno anche un po’ di più, ma li vedremo all’interno di 5 macro aree della tecnica.

Come dicevo parleremo dell’agilità della mano sinistra, quindi come noi riusciamo a muovere anche indipendentemente le nostre dita della mano sinistra.

La padronanza della mano destra, ossia quanto riusciamo ad avere la padronanza di dove andiamo a prendere la corda giusta al momento giusto e di come ci muoviamo su e giù tra le varie corde con la mano destra.

La ritmica, quindi il timing ,il tempo ed il groove.

La velocità e la coordinazione tra le due mani: questo perché un conto è avere entrambe le mani “forti”, ma se queste 2 non comunicano bene insieme, e non si muovono esattamente all’unisono al millisecondo, non possiamo ottenere un ottimo risultato.

Per ultima, ma chiaramente non per ordine di importanza, l’espressività.

Queste non sono tutte le aree su cui si lavora sulla chitarra ce ne sono altre, ma queste sono le preponderanti. Infatti questi esercizi sarebbe bene, e so che non sarà così, farli veramente tutti i giorni o almeno il più possibile che puoi.

Non esistono esercizi miracolosi!

Attenzione! Ricordati sempre che non esistono esercizi miracolosi! Questa è una di quelle cose che i miei studenti mi sentono dire più spesso: quello che fa la grande differenza nei risultati che otterrai, non sarà mai dovuto all’esercizio in sé, ma al metodo di studio con cui tu applicherai quell’esercizio, senza contare il metodo didattico con cui viene presentato l’esercizio stesso.

Ecco perché nei nostri percorsi insegniamo sempre il metodo di studio e diamo sempre dei consigli specifici su questo tema per ogni percorso intrapreso.

Quindi se guardando questo esercizi ti viene da dire: “Ah beh, ma questo lo conoscevo già!”, oppure “Ma questo esercizio sembra molto banale, molto semplice”, ciò non ha alcuna importanza! Non migliori a suonare perché conosci un esercizio, ma migliorerai se lo farai tante volte e soprattutto se lo farai in un certo modo.

Ti consiglio di seguire questo blog perché ogni tanto diamo anche tanti altri consigli, anche sul metodo di studio e su come applicare gli esercizi. Ovviamente ti consiglio anche di seguire uno dei nostri percorsi dove tutto viene spiegato nei dettagli.

Premesse Sugli Esercizi

Prima di partire è necessario fare le cose con ordine, quindi dobbiamo capire, prima di tutto, a chi si rivolgono questi esercizi, per quale tipologia di chitarra sono indicati e gli strumenti ti servono per metterli in pratica.

Bene, quindi per chi sono questi esercizi? Questi esercizi NON sono per chi parte completamente da zero. Per ognuno degli esercizi ti dirò anche cosa bisogna aver fatto prima, perché in alcuni c’è bisogno di conoscere delle tecniche che magari non tutti conoscono, ma una cosa è certa: se uno parte proprio da zero non sono adatti. Se questo è il tuo caso, cioè se parti da zero, mi raccomando vai su www.chitarrafacile.com e comincia dal corso rapido Chit-Start.

Seconda premessa, quale chitarra dovresti avere? Tutti questi esercizi, tranne quello sui bending, vanno bene per qualunque tipologia di chitarra. Su quello dei bending, invece, con la chitarra classica faresti molta, molta fatica.

Terza e ultima premessa, cosa ti serve per iniziare? Le uniche due cose che ti servono per fare questi esercizi sono il metronomo e l’accordatore. Se scopro che fai gli esercizi senza metronomo ti perseguiterò tutte le notti nei sogni! Scherzo, però è una cosa fondamentale! Mi raccomando, non fare gli esercizi senza metronomo perché poi te ne pentiresti in futuro.

Bene, direi che finalmente è il momento di andare a vedere gli esercizi!

Esercizio 1

Una delle difficoltà maggiori per quanto riguarda i chitarristi che iniziano a suonare da zero, ma anche chi è intermedio può avere lo stesso problema, è l’utilizzo del mignolo. Un altro problema comune consiste nel fatto che mignolo e anulare non siano indipendenti, quando ad esempio si muovo insieme involontariamente.
Questo esercizio, che adesso ti mostrerò, servirà per dare più agilità, ma anche forza, maggiore indipendenza e, come terza e ultima cosa, l’aspetto positivo di tenere le dita più vicine alla tastiera della chitarra. Questo perché spesso, quando suoniamo, tendiamo ad allontanare eccessivamente le dita dalla tastiera, invece sarebbe meglio tenerle sempre più vicine.

Questo esercizio è ovviamente semplicissimo, ma ricordati quello che ti ho detto all’inizio! Non pensare che sia banale, prova a farlo! Questo esercizio lo può eseguire chiunque stia suonando da un pochino, anche solo i primi accordi. L’importante è aver visto almeno un po’ di introduzione sulla postura, su come impugnare il plettro, etc.

Posizioniamo un dito per tasto, magari partendo dal terzo tasto, ad esempio abbiamo l’indice sul terzo tasto, il medio sul quarto, l’anulare sul quinto ed il mignolo sul sesto tasto della sesta corda, quella di MI. Ovviamente ti ho descritto questi numeri ma potrai traslare in avanti o indietro i vari tasti. Ora eseguirai questa sequenza: 6 5 6 4 6 3.

La stessa cosa la andiamo a fare sulla quinta corda e successivamente ripetiamo il tutto sulle corde restanti.

Dopo aver eseguito la sequenza sul MI cantino, slitterai in avanti di un tasto (7 6 7 5 7 4 7), e potrai nuovamente eseguire la sequenza fino alla sesta corda.

Cerca di eseguire questa sequenza lungo tutta la tastiera della chitarra.

Ci tengo a darti qualche dritta per l’esercizio: prima di tutto perché serve per il mignolo? Perché, come avrai visto, andiamo sempre ad alternare il mignolo con un altro dito. Andiamo ad affaticare molto il mignolo per fargli crescere un po’ di “muscoletti” e andiamo quindi anche a slegarlo un po’ a livello di tendini.
Quando alterniamo il mignolo alle altre dita andiamo cercare di creare una padronanza e dell’indipendenza tra queste. Cerca di pensare di tenere il più possibile le dita vicino alla tastiera e, se questa cosa non ti riesce, abbassa sempre di più la velocità del metronomo.
Ovviamente dovresti eseguire una nota ogni battito di metronomo, cerca di andare avanti così in modo da fare l’esercizio molto lentamente perché questo esercizio non mira a fare cose complicate, ma mira a fare certi movimenti specifici, quindi più piano li eseguiamo, meglio è.

esercizio di chitarra 1

Esercizio 2

In questo esercizio andiamo a lavorare sulla ritmica.
In particolare andremo a vedere un aspetto che ti sembrerà normalissimo, ma poi aggiungeremo un qualcosa che quasi mai nessuno fa.

Prima di tutto andiamo a lavorare su BPM molto, molto lenti, ad esempio 40-50
-60 BPM. Cerca di capire, per ognuno di questi esercizi, quale sia la velocità più adatta a te.
A questo punto andiamo a lavorare su quarti, ottavi, terzine e quartine.

Prendo un accordo, ad esempio a 50 BPM. Suonando i quarti eseguirei un accordo per ogni battito di metronomo. Per eseguire gli ottavi suonerò due accordi per ogni battito di metronomo, ma ti consiglio di provare sin da subito a muovere la mano in sedicesimi.

Passo alle terzine, eseguendo 3 accordi per ogni battito di metronomo e, infine, le quartine arrivando ad eseguire 4 accordi per ogni battito di metronomo.

Per un maggiore controllo poi accentare il primo accordo di ogni quarto.

Nel caso tu lo preferisca, puoi cambiare accordi mentre esegui questo esercizio. Mi raccomando che l’attenzione deve essere rivolta alla mano destra, se quindi il cambio accordi dovesse far diminuire l’attenzione alla mano su cui devi focalizzarti, evita il cambio accordi.

Il prossimo passaggio consiste nel registrarsi in multitraccia, con una DAW come Audacity o Reaper, io ad esempio utilizzo quest’ultima abitualmente per registrarmi. Perché devi registrarti in un multitraccia, perché una la utilizzerai solo per il metronomo e l’altra solo per la chitarra. Così facendo, potrai vedere visivamente all’interno del software il picco della forma d’onda del metronomo, rispetto al picco dell’accordo eseguito e in questo modo saprai se sarai stato perfettamente a tempo o se avrai anticipato o posticipato l’accordo rispetto al metronomo.

Questo aspetto non è messo in pratica da così tante persone e chi lo fa si rende conto di avere un problema. Quindi è veramente molto importante, perché chi non lo fa per troppo tempo finirà col non rendersi mai conto di avere un problema da questo punto di vista. Ciò è molto grave in quanto la prima volta in cui vorrai registrati, o dovrai andare a tempo, ti renderai conto di non poterlo fare.

esercizio di chitarra 2

Esercizio 3

Andiamo a vedere il terzo esercizio, che risulta essere molto più complicato. Ti consiglio di eseguire questo esercizio solo se hai già delle buonissime basi del bending: è molto importante conoscere la corretta postura ed impostazione della mano sinistra quando esegui questa tecnica, perché altrimenti potrebbero insorgere dei problemi e degli infortuni a livello dei tendini e dei muscoli. Quindi, mi raccomando, segui un percorso apposito prima di fare questo esercizio sui bending. Questo esercizio è “odiato” da chi deve eseguirlo. Questo perché, almeno per chi ha già affrontato l’argomento bending, sappiamo come funziona l’esercizio basilare di questa tecnica, ossia eseguire una nota e cercare di riprodurla tirando la corda ma partendo da un tasto differente rispetto a quello su cui si è suonata la nota precedentemente.

Se ci pensi questa modalità risulta abbastanza semplice, è un metodo che infatti viene utilizzato per imparare la tecnica stessa. L’esercizio risulta semplice in quanto ho la possibilità di tirare, piegare la nota fino a quando il mio orecchio non percepisce l’intonazione corretta. Questo esercizio, inoltre, è meraviglioso per quanto concerne la memoria muscolare. Eseguendolo molte volte, infatti, la tua mano si abituerà a capire quale sia la forza necessaria da utilizzare per intonare correttamente il bending.

Ma se, per esempio, dovessi eseguire un prebend? Nel caso tu non conosca il prebend, ti invito nuovamente a seguire prima un percorso in cui questa tecnica venga spiegata in maniera approfondita, come il nostro corso rapido Emotional Playing.

Il prebend è un bend alla “cieca” in cui prima ancora di pizzicare la corda col plettro tiro la corda, di conseguenza non ho modo di ascoltare l’intonazione del mio bending per valutare se sia corretta o meno. L’esercizio, quindi, consiste nell’eseguire una nota, ascoltarla e provare a riprodurla, partendo da un tasto differente, grazie alla tecnica del prebend.
In questo modo non avrai modo di “correggere” il bending, dovrai sempre tirarlo a colpa sicuro e ti renderai conto se l’intonazione sarà corretta, o al contrario calante o crescente.
Questo esercizio ti aiuterà a testare la memoria muscolare che hai creato con gli esercizi più semplici sul bending. Anche in questo caso, come nell’esercizio precedente, andiamo a capire realmente quale sia il nostro livello e non c’è modo di barare.
La maggior parte dei chitarristi che eseguono questo esercizio barano con sé stessi e fanno finta di eseguire dei prebend. Se andiamo a scontrarci con la realtà possiamo eseguire questo esercizio coi prebend per capire se abbiamo una buona memoria muscolare o se invece devi tornare a studiare gli esercizi più basilari per consolidarla al meglio.
L’esercizio coi prebend servirà davvero a fissare nel tuo cervello la memoria muscolare necessaria e ti permetterà di capire il tuo livello riguardo ai bending.

Esercizio 4

Il quarto esercizio, come dicevamo, riguarda la coordinazione e la velocità. In realtà la coordinazione è la parte principale, l’ingranaggio principale, che serve per aumentare la propria velocità. Per andare a lavorare su questo aspetto andiamo a creare dei loop semplicissimi, in modo tale da non dover porre l’attenzione sulla coordinazione delle due mani, e andremo a fare tante, tante ripetizioni. Dopodiché aumentiamo la velocità, eseguiamo nuovamente tante, tante ripetizioni e andiamo avanti di questo passo.

Vediamo qualche esempio di di loop molto, molto semplice, ad esempio 7, 9 e 10 tasto sulle corde di LA e RE, con indice, anulare e mignolo, magari eseguiti in terzine, dove quindi suonerai 3 note per ogni battito di metronomo. Ovviamente ognuno ha la propria velocità, non pensare di dover partire sin da subito con una velocità esagerata.
Ti ho dato dei tasti e delle corde di riferimento, ma la verità è che questi loop possono essere eseguiti ovunque.
Possiamo quindi eseguire l’esercizio in tante parti del manico, ma dobbiamo eseguire la singola posizione per anche 3 minuti.
Ovviamente ti consiglio di partire da dei BPM molto bassi, ti ho dato lo stesso consiglio anche in uno degli esercizi precedenti. Cerca anche di sentire se ogni singola nota sia perfetta o se invece sia leggermente stoppata, se arrivi prima col plettro rispetto al dito o viceversa.

Una volta che avrai ottenuto una coordinazione perfetta a una velocità molto bassa potrai aumentare pian piano i BPM.

Ovviamente non sei costretto ad utilizzare la diteggiatura indice, anulare e mignolo, potresti sostituire ad esempio l’anulare col medio.
Puoi sfruttare l’esercizio per esercitarti anche con gli allarghi, quindi mantenendo le diteggiature proposte in precedenza, ma su dei tasti più distanti come il 5, 7 e 9.

esercizio di chitarra 4

Esercizio 5

Per l’ultimo esercizio andiamo a lavorare sullo string skipping che, tradotto, vuol dire saltare una corda. In questo esercizio infatti andremo ad eseguire delle note su una corda, saltando la successiva per suonare invece quella ancora dopo.
Questo esercizio ci permette di avere maggior padronanza della mano destra man mano che ci esercitiamo.

Prendiamo per esempio una pentatonica di LA Minore con questa diteggiatura 5-8, 5-7, 5-7, 5-7, 5-8 e 5-8.

Ora prova a suonare questa diteggiatura una corda sì ed una no. Quindi per prima eseguirai la sesta corda, poi la quarta, per poi tornare indietro di una, quindi la quinta, successivamente andrai alla terza. Torna indietro di uno, quarta corda, poi seconda, torna nuovamente indietro di uno alla terza ed infine la prima.
Mi raccomando, se ti senti in difficoltà con questo esercizio, se fatichi con la mano destra a prendere le corde e non ce la fai proprio ad uscirne, vuol dire che bisogna sistemare questo problema e bisogna cercare di capire se l’impostazione sia corretta, se esegui tutto perfettamente o se siano necessari altri esercizi.

Quindi mi raccomando, cerca di non sottovalutare nulla, troviamo i problemi, perché per ogni problema ci sono delle soluzioni. Siamo a tua disposizione per aiutarti a trovare queste soluzioni, puoi contattarci senza problemi all’indirizzo email luca@chitarrafacile.com, contattandoci tramite il numero verde 800824698 o scrivendo al tuo tutor nel caso tu ne abbia uno già assegnato.

esercizio di chitarra 5

Conclusioni

Bene, spero che l’articolo ti sia piaciuto. Se così fosse puoi valutare se continuare a seguire i nostri percorsi completi, strutturati in un certo modo e con metodo su www.chitarrafacile.com.
Trovi i tutti dettagli riguardo a quale corso faccia maggiormente al caso tuo 😉

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