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Può una canzone cantautorale, genere erroneamente ritenuto estremamente semplice, essere in un tempo ostico come il 5/8? In questo articolo andremo a rispondere a questa domanda e ad analizzare un brano che io, personalmente, adoro.
Io sono Luca Marinelli, insegnante certificato Chitarra Facile, diplomato al Master di Chitarra Rock presso la Rock Guitar Academy di Milano. Nel caso volessi seguire delle lezioni di chitarra private con me, o gli altri maestri certificati della scuola: clicca qui.
Come comprendere un tempo
Per prima cosa andiamo a capire che cosa si intenda con 5/8. Per un neofita, infatti, destraggersi tra varie tipologie di tempo e metrica potrebbe non essere un aspetto scontato.
Uno dei tempi più comuni, che sicuramente ti sarà capitato di ascoltare e di contare, è il 4/4. Il tempo musicale, infatti, viene espresso attraverso una frazione che ha questo significato:
4 = il numeratore indica il numero di movimenti presenti all’interno della battuta (spazio delimitato graficamente da due stanghette verticali nel pentagramma, che racchiude al suo interno note e/o pause)
–
4 = il denominatore indica il valore dei movimenti espressi dal numeratore
Nel 4/4, quindi, avremo 4 movimenti dal valore di un quarto ciascuna.
Il 5/8, invece, è un tempo dispari (tipologia di tempi considerata particolarmente ostica) dove all’interno di una battuta avremo 5 movimenti dal valore di un ottavo ciascuno.
Il Padrone della Festa
Giungiamo finalmente al fulcro di questo articolo: nel 2014 Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzé pubblicano Il Padrone Della Festa, il primo album realizzato in collaborazione tra i 3 cantautori romani.
Il brano finale dell’album, Il Padrone Della Festa, è proprio in 5/8. Prova a contare ciclicamente da 1 a 5 ascoltando la canzone e ti accorgerai come la batteria, la voce e gli altri strumenti si muovano ciclicamente in questo intervallo di numeri.
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P.S. Ti consiglio di fare caso anche al fatto che il batterista esegue 5 ottavi con le bacchette per staccare il tempo, confermando ulteriormente di trovarci in 5/8.
Un tempo difficile per un brano “semplice”
Precedentemente ti ho detto che il 5/8 è un tempo dispari e che questa tipologia di tempi viene considerata solitamente difficile ed ostica.
Ascoltando il brano, però, potresti avere la sensazione che la voce di Niccolò Fabi e di Daniele Silvestri si muova “normalmente” sulle note del brano. Tutti i musicisti sul palco, infatti, con una grande maestria e con una precisissima composizione sono riusciti a rendere “naturale” un tempo che solitamente non viene percepito come tale.
Questa semplicità, unita a delle atmosfere eteree, trasporta l’ascoltatore in un clima estremamente leggero che non gli fa credere di trovarsi dinnanzi ad un tempo così difficile.
Un Dettaglio Affascinante
Come se non bastasse, questo brano nasconde una vera e propria chicca al suo interno: da 3:09 del video che ti ho lasciato in precedenza, puoi notare come il batterista suoni in una maniera particolare il rullante ogni 2 ottavi. Eseguendo il tutto su un tempo dispari, però, nella prima battuta suonerà sul secondo e sul quarto ottavo, mentre nella successiva sul primo, terzo e quinto. Questo pattern viene eseguito a loop. Nel brano originale questa sequenza ritmica viene scandita dal rintocco di un orologio.
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Conclusioni
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Siamo giunti alla fine di questo articolo, spero di essere riuscito a farti comprendere che cosa indichino i diversi tempi e come destreggiarti su un tempo considerato difficile. Spero anche di averti fatto scoprire un nuovo brano, che io personalmente adoro, e di averti mostrato come non esistano generi o brani banali, ma semplicemente bisogna trovare artisti e compositori di qualità.
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