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In questa lezione di chitarra vediamo 2 alternative per rendere il suono della tua chitarra più grosso, senza andare in contrasto con le altre frequenze del basso e della batteria.
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Introduzione
Il problema principale del chitarrista?
Ormai l’abbiamo detto tante volte… cerca sempre di avere un suono potente, con tante basse per farlo sembrare più “grosso”.
Come lo fa? Andando ad alzare le basse frequenze direttamente dall’amplificatore.
Questo perché il modo di suonare che ha avuto il 99% dei chitarristi, fino al 2010, era caratterizzato dal fatto di avere un amplificatore all’interno della stanza. L’orecchio sentiva semplicemente le riflessioni sonore sull’ambiente, ricreando un suono apparentemente enorme.
Questo “effetto” si cercava anche nelle registrazioni, dove in realtà, il suono è microfonato (per registrare una chitarra si deve microfonare l’amplificatore). Ma se andiamo a sentire i grandi chitarristi, tutti quelli di cui siamo fan e cui ci ispiriamo, possiamo notare che hanno tutto tranne che un suono ricco di basse, questa è sicuramente una premessa che bisogna conoscere.
Disclaimer
Ci tengo a precisare che quando si parla di musica, arte o scelte artistiche, ognuno fa quello che vuole, sia per il suono della chitarra, sia per la scelta delle note, della ritmica eccetera. Non c’è giusto o sbagliato, l’importante è conoscere le varie alternative.
Ho scritto questo articolo, proprio per consigliare qualcosa di diverso, a cui magari non avevate pensato.
Innanzitutto quando suoniamo e sentiamo di avere un suono scarno la prima cosa che ci viene naturale fare è andare ad alzare la manopola “bass” dell’ampli, questo però non tiene conto di tutto quello che viene dopo. Se vogliamo registrare la chitarra, insieme ad altri strumenti, infatti ci sono degli aspetti da tenere conto, che non possono essere trascurati.
Quello che dobbiamo fare è ingrossare il suono, senza intaccare le frequenze che vengono già coperte per esempio dal basso.
Oggi quindi andremo a capire come andare a creare un suono di chitarra potente e bene amalgamato nel mix senza che risulti fastidioso:
Il Primo Metodo
Ci sono essenzialmente due metodi per ottenere questo.
Per prima cosa potremmo utilizzare la filosofia della voce umana, ovvero, quando sentiamo una donna e un uomo cantare contemporaneamente siamo in grado di distinguere le frequenze più grosse dell’uno e quelle medio/alte dell’altra. Le frequenze basse ci sarebbero anche nella donna, non ce ne accorgiamo perché vengono tolte successivamente, appena esce il suono.
Noi, quindi, possiamo prima ingrossare il suono della nostra chitarra e in seguito tagliare quelle frequenze, così da riuscire comunque a dare l’idea di un suono più grande.
Come si può ottenere ciò?
In diversi modi, prima di tutto se utilizziamo un sistema digitale come il Fractal, che utilizzo io, abbiamo sicuramente anche un Eq post amplificatori, quindi andremo a modificare quei settaggi.
Perciò apriamo il nostro sistema digitale, selezioniamo un amplificatore e scegliamo un suono, andremo poi a tagliare le frequenze che non ci interessano.
Non sarà lo stesso equalizzatore ma un altro inserito successivamente.
Prepariamo una base, io utilizzando il fractal ho inserito l’input poi l’output e li ho collegati, questo dipende dal tipo di dispositivo che utilizzate.
A questo punto, premendo in basso a sinistra su Output Eq. potrete andare a settare tutte le frequenze. Per prima cosa abbassate leggermente le prime due (quelle da 63 e da 125 hz), rispettivamente fino a – 5.49 e – 1.56, sentirete che il suono risulta comunque grosso. Alzate la leva da 250 hz fino a 1.69 mentre quella dei 500 fino a 0.88. Fate delle prove spegnendo e poi riaccendendo l’Output Eq. così da rendervi conto della differenza.
Ora il suono risulterà ancora troppo scuro, per schiarirlo modifichiamo la leva 4k hz fino a 2.24, la chitarra così risulterà molto più aggressiva e non darà fastidio sulle basse. Create una base di basso e una di batteria e provate a suonarci sopra per sentire l’effetto.
Se vi risulta ancora troppo medioso diminuite la frequenza 1000 hz fino a – 1.42.
Il Secondo Metodo
Bene adesso torniamo a un’ equalizzazione flat portando tutti gli hz al punto di partenza (00.00) e settiamo i bassi a 4.72.
La seconda filosofia per ottenere un suono di chitarra “grosso” consiste nell’agire direttamente sul microfono. Vado dunque su Cab e poi seleziono Picker, in questo modo mi si aprirà la sezione con la lista di microfoni. Risulterà più efficace, a questo punto, utilizzare un microfono a condensatore come ad esempio il Royer 4 x 12 TV 121, per non esasperare troppo le basse e non stressare l’equalizzazione.
Non tenete il microfono frontale ma spostatelo leggermente dal cono, io su Fractal utilizzo la posizione C.
Il risultato sarà abbastanza buono ma per ottenere un suono ancora più completo e bilanciato potremmo inserire due diverse tipologie di microfoni, in modo che si completino a vicenda.
Selezionate dunque, oltre quello a condensatore, un altro tipo di microfono (aggiungi cab e poi picker) come per esempio una simulazione dell’ Sm57 4 x 12 TV in posizione centrale (A).
Ora sentirete, suonando, che abbiamo sia l’intelligibilità sia la grossezza del suono, provate a togliere prima uno e poi l’altro microfono per sentire la differenza.
Insieme risulteranno ben bilanciati.
Conclusione
Per concludere andiamo a tagliare le basse frequenze, che possono ancora risultare fastidiose, perciò portiamo la leva dei 63 hz a 2.10.
Il suono ora è “grosso” e ben amalgamato nel mix con gli altri strumenti.
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