Come LEGGERE uno SPARTITO Musicale – Parte 3

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In questa lezione di chitarra live andata in onda Mercoledì 4 alle 18:30, Luca Marinelli tratta lo studio della lettura musicale su pentagramma.

Nello specifico vengono analizzate una nuova figura ritmica, diverse note posizionate sul pentagramma e diversi segni di fondamentale importanza nell’ambito della lettura.

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In questo articolo approfondiremo la lettura musicale attraverso l’analisi del pentagramma. Sebbene molti chitarristi moderni si affidino alle tablature, comprendere la lettura dello spartito apre un mondo di possibilità musicali, offrendo una visione più completa della melodia, dell’armonia e del ritmo.

Questo articolo è pensato per accompagnarti nei primi passi di questo percorso, rendendo concetti apparentemente complessi, accessibili e stimolanti per chiunque imbracci una chitarra.

In questa terza parte abbiamo esplorato una nuova figura ritmica, l’uso dei punti di valore e delle legature di valore, la struttura delle battute e, infine, un’introduzione ai simboli di alterazione.

La Semicroma

La semicroma è una nota dal valore di 1/16, quindi potremmo suonare 4 note identiche all’interno di un battito di metronomo. Graficamente, è simile alla croma, ma con una differenza fondamentale: presenta due code orizzontali. Quando più semicrome sono adiacenti, queste code si uniscono formando due linee orizzontali.

Per confronto, le crome (ottavi) hanno una sola coda e una sola linea orizzontale di collegamento.

La sua pausa corrispondente è anch’essa simile a quella dell’ottavo, ma anche in questo caso è presente una doppia coda.

È importante sapere che esistono figure ritmiche ancora più brevi, come le biscrome (32esimi) e le semibiscrome (64esimi). Tuttavia, queste sono meno comuni e la loro frequenza dipende anche dal BPM (battiti al minuto) del brano.

Il Punto di Valore

Il punto di valore è un piccolo puntino posto vicino alla nota e aumenta la durata della nota stessa della metà del suo valore originale.

Vediamo un esempio pratico:

  • Una minima (che vale 2/4) con un punto di valore diventerà: 2/4 (valore originale) + 1/4 (metà del valore originale) = 3/4 in totale.
  • Analogamente, una semiminima (1/4) con un punto di valore diventerà: 1/4 + 1/8 = 1/4 e mezzo o 3 ottavi in totale

Il calcolo della durata dato dal punto di valore può diventare più complesso con figure ritmiche più brevi, come gli ottavi o i sedicesimi puntati, poiché la durata aggiunta è sempre più piccola. Tuttavia, con le minime e le semiminime puntate, il concetto è più accessibile.

La Legatura di Valore

La legatura di valore è un concetto distinto dal punto di valore ma altrettanto importante.
Si tratta di una parentesi che unisce due o più note, sommando le loro durate.

Mentre il punto di valore aumenta la nota di una proporzione fissa (la metà), la legatura di valore somma le durate effettive delle note legate. Ad esempio, una semiminima legata a una croma equivale alla durata di una semiminima puntata (1/4 + 1/8), ma la meccanica è diversa.

La legatura permette di sostenere una nota attraverso una o più battute senza doverla ribattere, creando un suono più legato e fluente.

Le Battute

Le battute sono gli “spazi immaginari” all’interno dei quali inseriamo le note, sia ritmicamente che melodicamente. Questi spazi sono delimitati da stanghette verticali.

All’inizio di uno spartito, troviamo l’indicazione del tempo (ad esempio, 4/4). Questa indicazione ci dice che, all’interno di ogni battuta, la somma delle durate di tutte le note e le pause deve corrispondere esattamente al tempo indicato.

Le stanghette non servono solo a dividere le battute, ma possono anche indicare diverse strutture:

  • Stanghetta Singola: La stanghetta più comune, che separa semplicemente una battuta dall’altra.
  • Simbolo di Ritornello: Indicato da una barra più spessa all’esterno e una più sottile all’interno, con due puntini neri. Questo simbolo indica che tutto ciò che è racchiuso tra queste due barre deve essere ripetuto. La ripetizione avviene almeno due volte, a meno che non sia specificato un numero diverso di ripetizioni (es. “x3”, “x4”). Un simbolo di ritornello può racchiudere anche più battute, non solo una.
  • Due stanghette sottili: Indicano un cambio di sezione nella musica, come il passaggio da una strofa a un ritornello, o da un tema A a un tema B.
  • Una stanghetta sottile seguita da una stanghetta spessa: Indica la fine del brano o dello spartito.

Finali Alternativi

I finali alternativi sono una notazione molto utile per evitare di scrivere più volte le stesse sezioni musicali, introducendo però delle variazioni.

Questo sistema si usa in combinazione con il simbolo di ritornello. Sopra le battute racchiuse nel ritornello, vedrai delle linee che indicano “1” e “2”.

Per la prima esecuzione (o ripetizione, se si ripete da un punto precedente), suonerai la sezione marcata con “1”.
Quando ripeti la sezione (tornando indietro al simbolo di ritornello iniziale), salterai la sezione marcata con “1” e andrai direttamente a quella marcata con “2”.

In pratica, dalla battuta che precede la sezione “1”, salterai la “1” e procederai alla “2”, che di solito si trova dopo il simbolo di ritornello finale. Questo crea un percorso musicale diverso per la seconda ripetizione.

Le Note sul Pentagramma

Per i chitarristi, la lettura avviene in chiave di violino (o chiave di Sol).
Il simbolo della chiave di violino ha il suo punto di origine sul secondo rigo del pentagramma, e questo rigo è la nota SOL.

Partendo dal Sol sul secondo rigo, puoi facilmente individuare le altre note muovendoti sui righi e negli spazi.

Muovendosi di rigo in spazio e di spazio in rigo, le note si susseguono di grado in grado (Mi sul primo rigo, Fa nel primo spazio, Sol sul secondo rigo, La nel secondo spazio, Si sul terzo rigo, Do nel terzo spazio, Re sul quarto rigo, Mi nel quarto spazio, Fa sul quinto rigo).

È importante ricordare che la stessa nota può essere suonata in diverse posizioni sulla chitarra (cambiando diteggiatura ma mantenendo l’altezza del suono).

I Simboli di Alterazione

Oltre alle sette note naturali (Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si), esistono le alterazioni. Insieme, le 7 note naturali e le 5 alterazioni formano la scala cromatica di 12 suoni, che è alla base del sistema musicale occidentale.

Ecco i simboli di alterazione, elencati dal più “calante” al più “crescente”:

  • Doppio Bemolle (bb): altera la nota di due semitoni verso il basso (un tono intero).
  • Bemolle (b): altera la nota di un semitono verso il basso.
  • Bequadro (♮): È un segno che annulla qualsiasi alterazione precedente (diesis, bemolle, doppio diesis, doppio bemolle), riportando la nota al suo stato “naturale”. Se stai suonando un Re bemolle e poi incontri un Re bequadro, suonerai un Re naturale.
  • Diesis (#): altera la nota di un semitono verso l’alto.
  • Doppio Diesis (x): altera la nota di due semitoni verso l’alto (un tono intero).

Un concetto importante legato alle alterazioni è quello delle note enarmoniche. Queste sono note che hanno nomi diversi (ad esempio, Re bemolle e Do diesis) ma producono lo stesso suono.

Le alterazioni possono essere temporanee (scritte direttamente accanto alla nota e valide solo per quella nota all’interno della stessa battuta) o in chiave (posizionate all’inizio dello spartito dopo la chiave, valide per tutte le note di quel tipo in tutto il brano, a meno che non vengano annullate da un bequadro).

Per esempio, se un Si bemolle è posto in chiave, ogni Si nel brano sarà bemolle, a meno che non si incontri un Si bequadro che lo rende naturale temporaneamente.

Esercizi

Ecco tre esercizi che riassumono i concetti analizzati.

Nella prima battuta abbiamo 16 semicrome (4 Fa, 4 La, 4 Do e 4 Mi). Nella battuta successiva ripetiamo due volte l’esecuzione di una semiminima puntata e una croma, con le note Fa, Re, Do e La.

Nell’ultima eseguiamo 2 crome di Do, dove la seconda croma è legata a un’altra croma successiva. Completano la battuta una croma di Sib e una minima di Fa.

Nella prima battuta abbiamo una minima puntata di Si e due crome, di Do# e Re. Nella battuta successiva abbiamo una minima di FA# e 8 semicrome con Mi, Fa#, Mi, Re, Do#, Si, La e Sol. Ripetiamo la prima battuta avendo un segno di ritornello ma, a causa del finale alternativo, passiamo direttamente alla terza battuta senza eseguire la seconda, con una semibreve di Si.

Nella prima battuta ripetiamo due volte l’esecuzione di una semicroma, una croma e una semicroma, con le note Sol, Sol, Si e Sol, Sol, Re. Successivamente abbiamo una minima con SI. Nella seconda battuta abbiamo 8 crome con Re, Do, Re, Si, Re, La, Re e Fa#. Terminiamo con una semiminima di Sol e una pausa di 3/4.

Conclusioni

Siamo giunti alla fine di questa panoramica dettagliata sulla lettura musicale. Abbiamo coperto le basi ritmiche, l’uso dei punti di valore e delle legature, la struttura delle battute e le alterazioni. Questi sono tutti elementi fondamentali per chiunque voglia avvicinarsi alla lettura di uno spartito.

Continueremo il nostro percorso di apprendimento, esplorando ulteriori dettagli sulla lettura in future lezioni, come i tagli addizionali!

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