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La musica di Django Reinhardt, chitarrista e compositore belga-francese, è un tesoro senza tempo nel mondo del jazz manouche. Uno dei suoi brani più celebri e iconici è “Minor Swing”, un capolavoro che rappresenta appieno il suo talento e l’essenza del genere.
Tra gli elementi chiave che rendono la chitarra manouche così distintiva, c’è sicuramente l’abile uso del plettro, un accessorio che svolge un ruolo fondamentale nella creazione del suono di Reinhardt in questa canzone.
Sono Alberto Rubatti, maestro certificato Chitarra Facile, diplomato al CPM in chitarra rock e grande appassionato di musica blues e country. Nel caso volessi seguire delle lezioni di chitarra private con me o gli altri maestri certificati della scuola: clicca qui.
L’importanza del plettro
Il plettro, o “pick” in inglese, è un piccolo strumento generalmente realizzato in plastica o metallo che i chitarristi utilizzano per pizzicare le corde della chitarra.
Questo strumento non solo permette al musicista di ottenere un suono con un volume più alto rispetto all’utilizzo delle dita, ma influenza anche il tono e l’attacco del suono delle corde.
Nel caso di Django Reinhardt, il plettro ha giocato un ruolo cruciale nel modellare il suono distintivo che ha reso così celebre il suo stile.
Il suono penetrante e deciso prodotto dal plettro accentua il ritmo vivace e l’energia del brano, offrendo una qualità percussiva che contribuisce a definire il carattere distintivo della sua chitarra.
Suonare Minor Swing con il plettro
“Minor Swing” è una composizione che richiede agilità e precisione tecnica. La melodia rapida e intricata richiede l’uso accurato del plettro per garantire che ogni nota risulti chiara e ben distinta.
Django Reinhardt era un maestro nell’arte di suonare la chitarra con il plettro, e questa maestria si riflette chiaramente nella sua esecuzione di “Minor Swing”.
Spesso non ci si sofferma abbastanza sull’importanza della scelta del plettro, pensando erroneamente che siano tutti uguali. Tra i mille fattori che concorrono alla creazione di un suono, si può essere portati a pensare che un piccolo accessorio di plastica, non possa fare una grande differenza… Niente di più sbagliato!
Scegliere un plettro adatto al proprio stile di suonare è fondamentale. Diversi materiali e spessori di plettri possono influenzare drasticamente il tono della nostra chitarra.
I chitarristi manouche, ad esempio, preferiscono e sono soliti utilizzare plettri spessi in plastica o metallo leggero per ottenere un suono più brillante e nitido.
Chiaramente nel 2023 abbiamo a disposizione plettri diversi da quelli utilizzati da Django, ma mi sentirei di consigliarti dei plettri dallo spessore di circa 2mm.
Lavorare sul suono
L’uso del plettro può talvolta rendere il suono eccessivamente percussivo, specialmente se si esagera nell’attacco delle corde; questo può portare a un suono “clicky” che potrebbe non essere desiderato in tutte le situazioni musicali.
Per evitare un suono troppo percussivo, è importante lavorare sulla precisione e il controllo dell’attacco.
Utilizzando una quantità appropriata di forza e lavorando sulla tecnica, è possibile modulare l’attacco delle corde in modo da ottenere il suono desiderato. Inoltre, variando l’angolo del plettro e la parte con cui si colpiscono le corde, è possibile ottenere una gamma più ampia di suoni, da quelli più morbidi a quelli più percussivi.
Per ottenere un suono uniforme, è importante lavorare sulla tecnica, mantenendo un angolo costante tra il plettro e le corde.
La grandezza di Django Reinhardt
Django ha contribuito in modo significativo alle tecniche chitarristiche, introducendo il vibrato e sviluppando un approccio unico all’uso del plettro. Il suo stile melodico e virtuoso è stato una pietra miliare nella chitarra jazz.
Nonostante avesse subito un grave incidente che aveva compromesso l’uso di due dita della mano sinistra, l’anulare ed il mignolo, ha sviluppato una tecnica unica che gli ha permesso di suonare con straordinaria agilità e creatività.
Il plettro ha contribuito a enfatizzare i passaggi melodici e a creare una struttura ritmica solida, elementi centrali per il successo e l’impatto emozionale di questa canzone e di tutto in genere jazz manouche.
L’influenza di Django Reinhardt è ancora evidente oggi: molti chitarristi jazz, gitani e non, si ispirano al suo lavoro. La sua musica ha attraversato le generazioni ed è apprezzata da musicisti di diversi generi.
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Conclusioni
Il suono caratterizzato dal plettro nella canzone “Minor Swing” di Django Reinhardt è un elemento chiave che ha contribuito a definire la sua firma musicale e a rendere la canzone un classico intramontabile.
L’abilità di Reinhardt nel padroneggiare il plettro, combinata con la sua straordinaria creatività e passione per la musica, ha consentito di creare un’opera d’arte musicale che continua a ispirare e affascinare gli ascoltatori in tutto il mondo.
Il plettro è un esempio eloquente di come anche un piccolo strumento possa avere un grande impatto sulla creazione e l’espressione della musica.
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