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Oggi vorrei parlarti di due brani che hanno fatto la storia della musica e che possono tornare molto utili per migliorare l’elasticità e l’indipendenza delle tue dita. Sto parlando di Every Breath You Take e Message in a Bottle dei The Police.
Io sono Luca Marinelli, insegnante certificato Chitarra Facile, diplomato al Master di Chitarra Rock presso la Rock Guitar Academy di Milano. Nel caso volessi seguire delle lezioni di chitarra private con me, o gli altri maestri certificati della scuola: clicca qui.
Dita poco agili e fatica ad allargarle
Uno dei problemi che più facilmente si può riscontrare in chi è agli inizi del proprio percorso chitarristico, spesso capita anche ai nostri studenti individuali, consiste nell’avere difficoltà ad allargare le dita, per poter coprire una zona più ampia sulla tastiera della chitarra, e di avere su di esse un maggiore controllo e indipendenza.
Per risolvere queste problematiche solitamente si va a valutare come prima cosa la postura: spesso, ad esempio, per favorire un allargo più ampio del mignolo ed un accesso più semplice alle corde più lontane, è sufficiente ruotare il polso per far sì che il dito si possa avvicinare in maniera più semplice alla corda su cui debba suonare.
Oltre al discorso della postura, esistono esercizi di stretching, o anche musicali, particolarmente adatti a questo scopo. Ti lascio, ad esempio, la pagina di presentazione di un nostro corso che ha proprio questo obiettivo: Finger Unlock.
Esercizi all’interno di brani famosi
Per farti capire quanto possano essere utili i due brani che ho citato in precedenza per migliorare l’apertura e l’indipendenza delle tue dita, pensa che il nostro David ha già parlato della sua esperienza con lo studio di Every Breath You Take in questo video.
Come puoi sentire David racconta la sua esperienza di studio del brano quando non si potevano reperire facilmente informazioni o tablature.
Oltre ad aver trovato il modo per eseguire delle diteggiature non semplicissime, lo studio di questo brano gli ha permesso di compiere un vero e proprio scatto mentale utile per capire come trarre il meglio da qualsiasi situazione e come trovare una soluzione per le diteggiature più complesse, nel caso queste siano necessarie per eseguire accordi fondamentali per trasmettere l’emozione che si ha in mente.
Every Breath You Take
Ecco l’arpeggio principale di Every Breath You Take. Come puoi vedere, anche semplicemente dalla tablatura, l’esecuzione di questo arpeggio richiede una buona elasticità e apertura della mano, in quanto dovrai ricoprire un’ampia porzione di tastiera. Nella terza e quarta battuta, infatti, dovrai diteggiare contemporaneamente il primo ed il quinto tasto.
Anche a livello di suono e scelta degli accordi abbiamo un marchio di fabbrica di Andy Summers, chitarrista della band: gli accordi di add9 o minori add9.
Ti ricordo che ho parlato precedentemente di queste tipologia di accordi (gli accordi add9) in un articolo riguardante Prince, nel caso ti interessasse leggerlo clicca qui.
Nelle prime due battute, infatti, è presente un LAb add9, successivamente abbiamo due battute di FAm add9, poi una battuta di REb e una di MIb dove possiamo vedere entrambi gli accordi più come sus2 anziché add9, in quanto non è presente il terzo grado, di conseguenza non possiamo sapere se l’accordo sia maggiore o minore. Pensando al sound generale e all’armonia del brano possiamo riconoscere i due accordi come maggiori, ma l’arpeggio da solo non ci può fornire questa informazione.
La sezione termina con altre due battute di LAb add9. Fai attenzione! In alcuni giri del brano, queste ultime due battute sono eseguite con un FAm add 9 e non un LAb add9.
Ti sottolineo inoltre come Andy Summers suoni con maestria questa parte mischiando un leggero palm muting ad un let ring, lasciando risuonare a lungo le note dell’arpeggio ma mantenendole più ferme e quasi sussurrate.
Message In A Bottle
Per Message in a Bottle troviamo diversi elementi che abbiamo già citato per Every Breath You Take. Abbiamo infatti un’ampia apertura della mano per diteggiare tutti gli arpeggi e nuovamente la sonorità dell’add9 o sus2, infatti in tutti questi arpeggi non abbiamo la presenza del terzo grado, ad eccezione dell’ultimo arpeggio di FA# dove abbiamo uno slide finale dal 6 al 7 tasto, dalla 9 alla b3, che identifica quindi l’accordo come minore.
Conclusioni
Ti ricordo che nel caso tu voglia seguire delle lezioni private di chitarra con me, o con gli altri maestri certificati della scuola, puoi andare a questo link: clicca qui.
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Siamo giunti alla fine di questo articolo. Ti invito davvero a provare a suonare questi due brani sia per migliorare l’apertura e l’indipendenza della tue dita, sia per aggiungere due veri capolavori al tuo repertorio.
Mi raccomando di fare estrema attenzione alla tua postura nel momento in cui proverai ad eseguire questi due brani e poni anche attenzione sull’essere rilassato durante l’esecuzione: quando suoniamo qualcosa di complesso tendiamo ad irrigidirci e ad andare in apnea, ma sono due comportamenti totalmente sbagliati che ti renderanno il tutto più difficile. Ricordati di respirare in maniera naturale e di essere il più rilassato possibile.
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Le tue lezioni sono sempre molto interessanti e accurate
grazie David