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In questa lezione di chitarra live andata in onda Mercoledì 7 alle 18:30, Luca Marinelli mostra alcuni esercizi utili per migliorare i cambi di corda eseguiti con la mano destra.
Nello specifico vengono analizzate 3 diverse tipologie di esercizio.
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In questo articolo andremo ad analizzare degli esercizi pensati per sviluppare una maggiore fluidità e precisione nei cambi di corda. Che siate all’inizio del vostro percorso o che suoniate già da un po’, lavorare sulla gestione del plettro, e il suo movimento, è fondamentale per migliorare il vostro suono e la vostra esecuzione.
La nostra attenzione si concentra sulla mano che gestisce il plettro: per i destrimani è la mano destra, mentre per i mancini che suonano una chitarra da mancini, il discorso si applica alla mano sinistra.
Osservare per Migliorare più in Fretta
Uno dei consigli più efficaci, specialmente all’inizio, per migliorare la gestione della mano destra sui cambi di corda, è quello di guardare la mano che usa il plettro. Pensate a quando avete imparato i vostri primi accordi, come il DO maggiore. Istintivamente, molti chitarristi guardano la mano sinistra per assicurarsi che le dita siano posizionate correttamente sui tasti. Ci si preoccupa meno, almeno inizialmente, di dove posizionare il plettro per iniziare la pennata, ad esempio per evitare di suonare la sesta corda, nel caso del DO maggiore.
Il punto è che dove rivolgiamo il nostro sguardo e la nostra attenzione, lì miglioriamo più facilmente. Se siamo sempre concentrati sulla mano che preme le corde, trascurando il movimento del plettro, il miglioramento in quell’area sarà più lento. Molti allievi tendono a guardare un po’ l’una e un po’ l’altra mano, creando un ritardo nell’esecuzione, perché devono continuamente controllare entrambe invece di poter fare un movimento unico e automatico.
Studiare a Mani Separate: Un Approccio Efficace
Un consiglio prezioso è quello di studiare come i pianisti. Spesso i pianisti hanno delle parti ben distinte da eseguire tra le due mani, dovendo ottenere una maggiore indipendenza tra i due arti. Sulla chitarra, spesso, ad un’azione della mano sinistra corrisponde un’azione della mano destra, come il movimento del plettro per eseguire una certa nota o accordo.
Combinando l’idea di studiare a mani separate con il suggerimento di osservare la mano che plettra, possiamo adottare un approccio molto mirato. Anziché suonare subito l’esercizio completo con entrambe le mani coordinate, possiamo concentrarci sul movimento del plettro.
Un modo efficace per farlo è utilizzare le note stoppate. Con la mano sinistra (o destra per i mancini), bloccate leggermente le corde in modo che non risuonino, creando un suono percussivo. Poi, col plettro, eseguite il pattern di pennate che volete studiare.
Ad esempio, prendendo una semplice sequenza di pennate, come due pennate sulla corda di MI, due sulla corda di LA, due su quella di RE e due su quella di LA. Mentre eseguite queste pennate sulle corde bloccate, guardate attentamente la vostra mano destra (o sinistra).

Questo vi permette di concentrarvi al 100% sul movimento del plettro: la sua direzione, la sua ampiezza, la sua precisione nel colpire la corda desiderata. In questo modo, rendete il movimento più corretto e coerente, e pian piano lo immagazzinate, facendolo diventare più automatico.
L’obiettivo è arrivare a un punto in cui non avete più bisogno di guardare il plettro per eseguire movimenti ritmici o pattern semplici, un po’ come accade con le pennate ritmiche base che diventano istintive.
Questo approccio è più facile da gestire su movimenti semplici. Su melodie o pattern più complessi, la mancanza della “risposta sonora“ (le note che suonate) può rendere l’esercizio un po’ “alienante” o disorientante, perché ci si aspetta un suono che non arriva. Pertanto, è fondamentale essere sicuri di eseguire il movimento corretto con la mano del plettro.
Questo stesso approccio può essere sviluppato con le scale. Potete prendere una scala, come la pentatonica di LA minore in forma di MI, e praticare il pattern di plettrata con i salti di corda suonando le corde stoppate. Ad esempio, suonate due pennate sulla corda di MI, poi saltate la corda di LA e suonate due pennate sulla corda di RE, e così via, seguendo il pattern della scala ma concentrandovi solo sul movimento del plettro e sui salti.

Di nuovo, guardare con attenzione la mano che plettra aiuta a migliorare in modo più mirato, sempre con l’idea di studiare a mani separate.
Outside Picking e Inside Picking
Per migliorare la gestione del plettro nei cambi di corda, è utile conoscere e sperimentare due tipologie fondamentali di movimento del plettro: l’Outside Picking e l’Inside Picking. Queste si possono applicare sia su corde adiacenti che su corde non adiacenti.
Nell’Outside Picking, come suggerisce il nome, il movimento del plettro avviene “all’esterno” rispetto a una coppia di corde. Se prendiamo due corde adiacenti, ad esempio la corda di RE e quella di SOL:
- – Sulla corda superiore (RE), la pennata è in downstroke (dall’alto verso il basso).
- – Sulla corda inferiore (SOL), la pennata è in upstroke (dal basso verso l’alto).

Il plettro, in un certo senso, si muove “fuori” da queste due corde. Ad esempio, suonando il settimo tasto sulla corda di RE e il quinto tasto sulla corda di SOL, l’Outside Picking sarà: RE (down), SOL (up), RE (down), SOL (up), ecc.
Questo è un esercizio meccanico utile per prendere confidenza con il movimento. L’Outside Picking si applica anche ai salti di corda. Se suonate una nota sulla corda di RE (downstroke) e poi una nota su una corda sotto la SOL, come il SI o il MI cantino (upstroke), state comunque facendo Outside Picking.

Questo scenario è più complesso perché richiede un movimento del plettro più ampio per saltare le corde. È importante fare attenzione a non arrivare “corti” o rendere il movimento inutilmente troppo ampio, il che complicherebbe l’esecuzione ad alta velocità.
L’Inside Picking è l’opposto dell’Outside Picking. Il movimento del plettro avviene “all’interno” rispetto a una coppia di corde. Riprendendo l’esempio delle corde di RE e SOL:
- Sulla corda superiore (RE), la pennata è in upstroke (dal basso verso l’alto).
- Sulla corda inferiore (SOL), la pennata è in downstroke (dall’alto verso il basso).

Il plettro, in questo caso, si muove “tra” le due corde. Ad esempio, suonando prima il quinto tasto sulla corda di SOL e poi il settimo tasto sulla corda di RE, l’Inside Picking sarà: SOL (down), RE (up), SOL (down), RE (up), ecc.
Anche l’Inside Picking si applica anche ai salti di corda. Se suonate una nota sulla corda di RE (upstroke) e poi una nota su una corda sotto la SOL, come il SI o il MI cantino (downstroke), state comunque facendo Outside Picking.

Questo movimento può sembrare a prima vista più facile perché teoricamente il plettro percorre meno strada, rimanendo “all’interno”. Tuttavia, così come l’Outside Picking, è un movimento diverso che richiede pratica per essere acquisito e non è detto che risulti immediatamente più naturale.
Costruire la Memoria Muscolare
È fondamentale vagliare un po’ tutte le opzioni e sperimentarle. L’obiettivo è costruire la propria memoria muscolare e un proprio vocabolario di movimenti.
Un altro aspetto da considerare è la differenza tra suonare una sequenza in senso ascendente (dalle corde più sottili a quelle più spesse) rispetto al senso discendente (dalle corde più spesse a quelle più sottili). A volte può risultare più facile un verso rispetto all’altro, e questo può dipendere anche dall’inclinazione del plettro e da come la mano scorre sulle corde. Queste sono tutti aspetti che vanno sperimentate e praticate attivamente.
Conclusioni
Infine, è importante ricordare che imparare a plettrare bene e in modo pulito richiede fatica e pratica costante . La tecnica si sviluppa in modo molto meccanico, ma raggiungere alti livelli è impegnativo .
Tuttavia, la tecnica non deve essere vista come l’obiettivo finale, ma piuttosto come un mezzo . Avere una tecnica ben sviluppata è fondamentale perché permette di spostare sempre più in là i propri limiti esecutivi . Anche se non intendete suonare brani estremamente tecnici, avere un buon controllo del plettro vi darà molta più libertà e facilità nell’eseguire qualsiasi cosa desideriate suonare.
È come imparare a scrivere: non imparate a scrivere solo per il gusto di farlo, ma perché è lo strumento fondamentale per poi scrivere un tema o un articolo .
In conclusione, migliorare la tecnica del plettro, in particolare per i cambi di corda, è un processo che richiede attenzione e pratica mirata. Sperimentate l’Outside e l’Inside Picking, praticate il movimento a mani separate (anche su corde stoppate) e osservate la vostra mano del plettro. Siate pazienti e costanti, e vedrete che la gestione del plettro diventerà sempre più naturale e precisa.
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