Le Corde Sottili NON Sono Solo per Principianti

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Rick Beato, famoso divulgatore musicale attivo su YouTube, qualche tempo fa ha pubblicato questo video nel quale monta sui suoi strumenti delle corde molto sottili e lancia una provocazione con la frase “le dimensioni contano?”. Nel caso volessi vederlo lo trovi in fondo all’articolo.

Nell’articolo di oggi vediamo quali possano essere i vantaggi del passare alle corde sottili, in quanto queste offrono diversi benefici che possono influenzare il timbro, la suonabilità e la versatilità del nostro strumento.

Ciao sono Roberto Gagliardi, maestro certificato Chitarra Facile, diplomato presso l’accademia Lizard di Torino con il massimo dei voti. Nel caso volessi seguire delle lezioni di chitarra private con me, o gli altri maestri certificati della scuola: clicca qui.

Conoscere il proprio strumento

Una difficoltà che spesso incontra chi si avvicina allo studio della chitarra è quello di non conoscere le parti che costituiscono lo strumento che sta suonando, cosa che non permette di capire a fondo quali difficoltà possano dipendere dallo strumento stesso e che non permette di prendere delle decisioni ponderate secondo il proprio gusto e modo di suonare riguardo alla gestione della propria strumentazione.

Uno di questi aspetti è proprio legato alle dimensioni delle corde, dove spesso si è additato tutto ciò che è più sottile delle 0.010 come destinato ai principianti o a chi non avesse voglio di impegnarsi e di mettere “a dura prova” le proprie mani.

Ma come avrai intuito dalle righe precedenti di questo articolo la verità non è così netta e ora andremo a vedere i benefici che potrai riscontrare utilizzando le corde sottili, come ad esempio le 0.009 e addirittura le 0.008.

Suonabilità e Controllo

Le corde sottili richiedono meno forza per essere premute sulla tastiera. Questo migliora la suonabilità, specialmente per i principianti o per coloro che trovano “duro” o “difficile” il loro strumento.

Le corde sottili sono più flessibili, consentendo di suonare i bending agevolmente. Questo è particolarmente apprezzato nei generi musicali come il blues e il rock, dove i bending sono parte integrante del linguaggio musicale, oltre a rendere più semplici le tecniche espressive come il vibrato ed il trillo.

Per mie esperienza personale le corde sottili tendono a essere più stabili nell’accordatura rispetto a quelle più spesse, specialmente quando si utilizzano ponti mobili o si ricorre di frequente alla già citata tecnica del bending.

A onor del vero va anche detto che per quanto concerne la stabilità dell’accordatura e l’intonazione della chitarra, altri chitarristi preferiscono le corde più spesse, come Davide Tagliapietra, chitarrista e produttore di cui puoi trovare qui di seguito un’intervista dal canale YouTube di Chitarra Facile.

Velocità

I chitarristi che si dedicano a soli veloci e complessi possono trarre vantaggio dalle corde sottili, poiché richiedono meno energia per vibrare e rispondono più rapidamente alle variazioni della plettrata.

Le corde sottili offrono meno resistenza quando vengono premute contro il manico. Ciò significa che richiedono meno forza fisica per eseguire legati e altre tecniche avanzate, consentendo al chitarrista di muoversi più agevolmente e rapidamente sulle tastiera.

Come detto poco fa, le corde sottili agevolano l’esecuzione di hammer-on e pull-off, ovvero le tecniche che possono essere sfruttate per suonare in modo fluido e veloce senza dover per forza eseguire ogni singola nota tramite l’azione del plettro.

In definitiva sono corde che tendono ad avere una risposta più rapida ai movimenti delle dita e del plettro. Questa risposta più immediata consente al chitarrista di eseguire rapidi cambi di nota e di gestire complesse sequenze di note con maggiore agilità.

Il “bel” suono

Tuttavia, è importante sottolineare che la percezione della velocità è soggettiva e può variare da chitarrista a chitarrista anche in base alle abitudini di ciascuno. Alcuni musicisti, un po’ per mito a dirla tutta, preferiscono le corde più spesse perché queste permetterebbero loro di ottenere un suono più pieno e corposo.

Questo mito è legato ad alcuni musicisti molto imitati e famosi per il loro sound unico come Steve Ray Vaughan, anche conosciuto con l’acronimo SRV, il quale montava delle gargantuesche 0.013, che però gli recavano dei danni dopo un intero concerto, tanto da costringerlo ad applicare del mastice sulle dita.

Il video di Rick Beato prova a fare chiarezza sulla questione “big strings-big sound” con degli esempi molto chiari, ti invito a guardarlo per farti un’idea. Il timbro delle corde più sottili sembra essere più adatto ai suoni distorti, mentre le corde più spesse sembrano essere adatte ad un suono più pulito.

Chitarristi che Usano Corde Sottili

Esistono diversi chitarristi insospettabili che utilizzano corde molto sottili per essendo dei fenomeni sia della tecnica che del suono.

Ecco qualche esempio:

  • Billy Gibbons
  • Steve Vai
  • Steve Lukather

Il video di Rick Beato

L’Accordatura Conta

Ci sono delle situazioni però, in cui utilizzare delle corde più grosse è quasi obbligatorio. Si tratta delle situazioni in cui dobbiamo (o scegliamo) di suonare con un’accordatura più bassa della standard.

L’accordatura un semitono, un tono, o un tono e mezzo sotto quella standard necessita di corde più spesse, in quanto le corde più fini risulteranno talmente “molle” in quella tonalità che sarà quasi impossibile suonare.

Una scalatura 008, o 009 su un’accordatura 1 tono sotto (quindi abbiamo RE-SOL-DO-FA-LA-RE) sarà pressochè insuonabile.

Nei casi invece in cui abbiamo delle accordature “DROP“, quindi per esempio l’accordatura DROP D con il RE al posto del MI basso e il resto delle corde accordate in standard, si può utilizzare una scalatura diversa solo per la sesta corda.

Conclusioni

Ti ricordo che nel caso tu voglia seguire delle lezioni private di chitarra con me, o con gli altri maestri certificati della scuola, puoi andare a questo link: clicca qui.

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In generale poiché richiedono meno forza, le corde sottili consentono una maggiore precisione nei movimenti ripetitivi veloci. Questo è particolarmente importante quando si suonano passaggi veloci o scale intricate o per chi è al suo primo approccio con la chitarra.

La scelta delle corde dipenderà dalle preferenze personali del chitarrista, dallo stile musicale preferito e dalla sensazione generale che si desidera ottenere dallo strumento. Alcuni chitarristi preferiscono una combinazione di corde sottili e spesse per ottenere un equilibrio specifico di suonabilità e timbro.

Sulle mie Stratocaster monto da più di un mese delle corde di scalatura 0.008 -0.038, considerate estremamente sottili dalla maggior parte dei chitarristi. Mi sto trovando molto bene e noto diversi benefici in particolare nella facilità di esecuzione dei passaggi più tecnici.

Consiglio a tutti di provarle per sentire i vantaggi delle corde più sottili e ricordo che ad ogni cambio di scalatura di corde è opportuno portare la chitarra dal liutaio se non si è in grado di fare i dovuti aggiustamenti all’ottavatura e al truss-rod.

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