Lezione: Le 3 Grandi Aree del Groove che NON puoi Sottovalutare

Questa lezione di chitarra è un breve estratto di una lezione di quelle che tengo 2 volte al mese all’interno del gruppo di studenti riservato ed esclusivo “Guitar Laser Club“.

In questa lezione in particolare parlavo di timing e groove che era l’argomento del mese.

*Stiamo valutando nuove candidature per il club e abbiamo deciso di accettare 5 nuovi studenti, se ti interessa ti consiglio di scrivere per email a luca@chitarrafacile.com oppure scrivi al tuo Tutor Personale:

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Questo mese parleremo del Groove.

C’è un salto di qualità importante tra chi non ha un buon Groove e chi invece ce l’ha.

Ma anche la percezione del pubblico è completamente diversa.

Andiamo a vedere come funziona il groove…

Il senso del ritmo, il Groove, il timing, come funzionano?

L’immagine dell’iceberg per chi mi segue da un po’ di tempo l’avrà già vista.

Nella maggior parte dei corsi che trovate online, quando si dice andiamo a lavorare sul timing, se il groove è l’iceberg, andiamo a lavorare solo sulla superficie.

Come sapete, l’iceberg è una metafora che viene usata per qualunque cosa, proprio perché la parte nascosta è la parte più preponderante.

Come vedete la parte più grande dell’iceberg si trova sotto l’acqua quindi non si vede.

La parte superficiale è solo un decimo, ok?

Quindi, quello su cui vanno a lavorare la maggior parte dei maestri, etc… è la parte superficiale dell’iceberg. Ovvero, conosci i ritmi e ti impegni razionalmente ad andare a tempo.

Cosa vuol dire? Che sono tutte cose molto razionali, cioè andiamo con la testa, con la nostra mente a cercare di andare a tempo, a fare attenzione al tempo etc…

Ma, in pochi si rendono conto che c’è un nove decimi di tutto quello che è il nostro risultato a livelli di Groove, di timing, che in realtà è sommersa. Ed è la parte del nostro inconscio, ovvero il senso del ritmo e il Groove che funzionano in automatico.

Cioè tutta quella parte sotto che è l’inconscio, è data da qualcosa di automatico che lavora per noi in automatico ed è molto più importante perché se noi dobbiamo continuamente porre l’attenzione su “aspetta che trovo dove è il metronomo…”, è un conto. 

Ma se noi invece in automatico, parte un ritmo e riusciamo ad andare a tempo senza pensarci, capite che stiamo totalmente lavorando su un altro livello,ok? 

Ed è veramente molto importante che si vada a lavorare, non solo nella parte sommersa ovviamente, ma su entrambe le parti, ok?

Adesso io ve l’ho riassunta tantissimo questa cosa anche se diciamo che in altre lezioni ne ho parlato veramente molto a lungo di questo, ma c’è una cosa che ancora non avevo detto…

Resistenza e velocità

Nella rappresentazione dell’iceberg abbiamo parlato della parte superficiale e della parte sommersa, che è l’inconscio, quindi quella più preponderante.

Ma non abbiamo ancora tenuto conto di un aspetto…

Ovvero l’acqua che serve per tenere a galla tutto questo enorme iceberg. Quindi c’è un altro aspetto, che non è l’inconscio, che non è la razionalità, che se non sviluppiamo anche se abbiamo un buon iceberg comunque va per terra senza l’acqua, ok? 

E non riesce a stare a galla.

E questa parte è data dalla resistenza, per esempio se io devo fare un ritmo di questo tipo [min 3.22 – 3.26] come vedete se io faccio [min 3.27 – 3.31] ovviamente dopo un minuto che faccio questa cosa qua mi si irrigidirà tutto, ok? 

Quindi ci vuole resistenza nel senso che devo riuscire a portare a termine magari un 3-5 minuti di fila con uno stesso ritmo, senza accusare il colpo perché appena il muscolo ha un minimo di stanchezza, si ripercuote sul groove perché magari rallentiamo quel millisecondo che ci fa perdere il groove e il timing perfetto che avevamo.

Ci vuole resistenza e anche velocità. Perché per fare cose tipo [min 4.04 – 4.10]. Cioè per fare [min 4.12 – 4.14] e poi anche per fare [min 4.15 – 4.19] sedicesimi molto veloci ci vuole anche l’esplosività della velocità.

Praticamente ci sono queste tre grandi aree che è la parte razionale, che è la parte più piccola, c’è la parte dell’inconscio su cui andiamo a lavorare, e poi c’è il fisico cioè i muscoli e i tendini che dobbiamo allenare per avere più resistenza e più velocità, ok? 

Abbiamo queste tre parti e questo mese lavoriamo su tutti e tre questi aspetti quindi sarà un mese ovviamente molto molto duro, ci sarà da lavorare veramente tanto.