Power Chord che NON ti Aspetti

In questa lezione di chitarra live andata in onda Mercoledì 26 alle 18:30, Luca Marinelli guida gli studenti attraverso esercizi di riscaldamento e mostra delle forme più inconsuete dei Power Chord.

La lezione si concentra sulla comprensione delle forme e la distribuzione dei gradi nei Power Chord, incoraggiando lo sperimentare con queste forme per creare dei riff accattivanti!

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Il Power Chord

Il Power Chord, chiamato anche “semiaccordo” in italiano, è un accordo incompleto composto da sole due note: la tonica (il primo grado) e la quinta. A differenza degli accordi “veri e propri”, manca il terzo grado, nota che determina se un accordo sia maggiore o minore.

Questa assenza conferisce al Power Chord un suono potente e lo rende particolarmente adatto alle sonorità distorte. Il termine Power Chord, infatti, deriva dall’inglese e significa “accordo potente”, proprio per la sua sonorità forte e decisa.

Questo tipo di accordo è particolarmente diffuso nella musica rock e metal, ma può essere utilizzato anche in altri generi per aggiungere un tocco di forza e dinamicità.

Perché Usare i Power Chord?

I Power Chord offrono diversi vantaggi, soprattutto per i principianti:

• Semplicità: Sono facili da imparare e da suonare, richiedendo l’utilizzo di sole due o tre dita
• Versatilità: Si adattano a diversi generi musicali, dal rock al metal, passando per il punk e il pop.
• Potenza: Conferiscono un suono pieno e potente, ideale per le chitarre distorte.

Come Eseguire i Power Chord

Esistono diverse diteggiature per i Power Chord, ecco le due più comuni.

Diteggiatura a Due dita:

L’indice posizionato sulla tonica (1) e il mignolo o l’anulare posizionato sul quinto grado (5), in questo caso una corda sotto e due tasti più avanti.

Personalmente consiglierei di utilizzare il mignolo, nella diteggiatura con due dita, in quanto trovo mantenga la mano più rilassata presentando un’apertura più naturale.

Diteggiatura a Tre Dita:

L’indice posizionato sulla tonica (1), l’anulare posizionato sul quinto grado (5) e il mignolo posizionato sempre sulla tonica (1), ma eseguita un’ottava più alta.

I Power Chord che NON ti Aspetti

• Power Chord con la Terza al Basso: Come già detto, normalmente i Power Chord sono costituiti solo dalla tonica e dalla quinta. Tuttavia, è possibile eseguire la terza maggiore, anziché la quinta giusta, per creare un accordo capace di creare un movimento più accattivante tra i vari Power Chord. Per farlo, basta spostare l’indice un tasto indietro rispetto alla diteggiatura standard. Questa tecnica è stata utilizzata da Brian May dei Queen in brani come One Vision e I Want It All.

Attenzione! In questo caso non sarà più l’indice a indicare la posizione della tonica (1), bensì il mignolo, in quanto l’indice eseguirà la terza maggiore (3).

• Power Chord con la Quinta al Basso: Per aggiungere ulteriore potenza e oscurità al tuo Power Chord, puoi suonare la quinta come nota più grave. Per farlo, devi utilizzare un mini barré con l’indice per premere contemporaneamente la tonica sulla corda di LA e la quinta al basso sulla corda di MI. Questa diteggiatura è particolarmente efficace per creare riff aggressivi e incisivi.

Conclusioni

I Power Chord sono un elemento essenziale per qualsiasi chitarrista che voglia avvicinarsi al mondo del rock e del metal. Con la pratica e la dedizione, potrai padroneggiare queste semplici ma potenti diteggiature e dare una marcia in più al tuo modo di suonare. Non aver paura di sperimentare con diverse diteggiature, ritmi e tecniche per trovare il tuo stile personale. E ricorda, la cosa più importante è divertirsi e lasciarsi trasportare dalla musica.