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Esiste un bottone o pulsante che se lo premi tante volte come ti spiegherò in questo video… migliorerai a suonare la chitarra!
“Ehi David, ma sei impazzito?“. Scoprilo direttamente guardando o ascoltando questa puntata di Latte e Chitarra:
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Ascolta il podcast qui:
Ascolta “40- Premi questo tasto e migliori a suonare la chitarra” su Spreaker.Clicca qui per ascoltare la puntata su Spotify.
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Introduzione
C’è una cosa molto semplice che ogni chitarrista può fare, anzi che dovrebbe fare, capace di renderlo molto più bravo, facendolo crescere e diventare anche più cosciente della propria situazione. Andiamo a scoprire in questo articolo di cosa sto parlando.
Il tasto magico
Come ti dicevo esiste una piccola azione che puoi fare per migliorarti, ma in realtà la possiamo racchiudere in un semplice tasto da premere, in grado di farti diventare più cosciente e permetterti di fare un salto di qualità con la chitarra.
Qual è questo tasto magico? Il fatto che tu lo possa “premere” è una provocazione. Questo perché, in realtà, si tratta del tasto per registrare.
Ovviamente è una cosa che sanno tutti, però non viene mai detta abbastanza e questo è il motivo per cui scrivo questo articolo.
Puoi andare a vedere sul nostro canale YouTube la playlist chiamata “Latte e Chitarra” dove, appunto, vado a trattare delle riflessioni che magari tutti conoscono, ma che pochi mettono in pratica.
Ascolta te stesso
È ormai semplice registrarsi per risentirsi con il giusto aspetto critico, ma noto lo stesso quanto nessuno sia più abituato a farlo, nonostante gli insegnamenti da parte dei maestri. Magari mi capita uno studente che suona, e gli faccio notare un problema da qualche parte, ma lui ugualmente crede di non aver alcun tipo di problema.
Ecco, in questi casi, la soluzione è quasi sempre registrarsi e ascoltarsi attentamente, ed è proprio quello che ho fatto fare al mio studente, che dopo l’ascolto, gli è sembrato di non essersi mai conosciuto. Come se non avesse mai capito veramente dove sbagliava.
Questo aspetto apre veramente la mente, perché ci permette di vedere dall’esterno come suoniamo, e lo possiamo fare a vari livelli.
Principianti vs Esperti
Una delle cose che si nota di più per un principiante, è il timing. Registrando si percepisce qualcosa di confusionario, di non preciso, o qualche nota sbagliata. Per i più esperti, probabilmente il problema non sarà il timing, ma può essere sul Groove, e nella sensazione che hanno nell’ascoltare un certo pezzo di brano suonato.
Può risultare molto interessante anche ascoltarsi e chiedersi: “Ma se ascoltassi questa esecuzione, per esempio, su Spotify in un brano famoso, cosa direi? Sotto quale aspetto lo criticherei? Cosa penserei?”. Forse che quel chitarrista fa delle cose strane? Che non ha quel gusto come altri che senti su Spotify?”.
Ovviamente non possiamo paragonarci a grandi chitarristi, però, per capire dove sta il gap tra noi e loro, non dobbiamo per forza puntare a diventare i numeri uno, ma capire semplicemente che manca qualcosa.
Per esempio, se sento che il problema è il vibrato, o il sustain delle note, quindi la durata delle note che magari crolla troppo presto, e capisco dove sta il gap, ci posso andare a lavorare.
Questo non vuol dire che devo per forza superare il grande chitarrista, ma posso andare a lavorare su quell’aspetto e migliorare me stesso.
La terza persona
Questo è molto interessante come lavoro da fare e, anche se tanti lo sanno, in pochi si ascoltano con aspetto critico; con la mentalità di dire: “Facciamo finta che non sia io a suonare e che sto ascoltando questa cosa per la prima volta”.
Tra l’altro potrebbe essere anche un ottimo esercizio quello di registrarsi e riascoltarsi. Magari non subito, ad esempio dopo una settimana, quindi fare un tot di registrazioni per poi riascoltarsi la settimana successiva a mente fredda. Così facendo evitiamo di farlo con le orecchie sature.
Per chi invece è all’inizio, dobbiamo cercare di chiederci se l’esecuzione ci trasmetta qualcosa, se è abbastanza precisa sul timing, se c’è qualcosa che posso migliorare magari sulla “sporcizia”, sulle note, o se serve più allenamento nella decisione che abbiamo nel colpire bene le note.
Ritengo sia un ottimo spunto di riflessione, e se puoi farlo subito, prova già oggi a registrarti, e valuta se riascoltare subito o se farlo dopo un paio d’ore, o addirittura, dopo una settimana.
Fammi sapere se hai trovato dei vantaggi in questo tipo di esercizio!
Conclusioni
Mi auguro che questo articolo sia stato interessante! Ti invito a dare un occhio al nostro corso perfetto per te, sia se parti da zero con l’Home Recording (non hai mai provato a registrarti), sia se hai già prodotto della musica o degli audio a casa tua, ma vuoi fare il salto di qualità.
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Ci vediamo nel prossimo articolo.
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