Storytelling Musicale: Tutti i Film che Hai Visto in 1 Solo Brano | Lezioni di Chitarra

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È possibile che un solo brano strumentale di meno di 2 minuti racchiuda l’essenza di tutti i film che hai visto fino a questo momento?

È una domanda provocatoria, ma ci ho provato veramente… e ti spiego in questa lezione di chitarra perché e come ho fatto.

Si tratta di una lezione adatta anche a chi non ha mai preso in mano uno strumento musicale, ma per chi suona sarà di un’importanza decisiva.

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Introduzione

È possibile che un solo brano di circa 1 minuto e 45 secondi, possa racchiudere l’essenza di tutti i film che hai guardato fino ad ora?

È una frase palesemente provocatoria ma… ci ho provato veramente!

Nel video potrai ascoltare il brano ma, prima di dirmi se effettivamente io sia riuscito nel mio intento, voglio spiegarti l’idea che c’è dietro ed il perché l’abbia voluta realizzare in questo modo.

L’idea ed il Perché

Se mi segui da un po’ di tempo potresti sapere che ogni mese preparo un brano didattico per i miei studenti del Guitar Sniper Club, una classe di allievi un po’ più avanzata ed esclusiva, dove seguo tutti personalmente. Ogni brano ha la funzione di migliorare un certo aspetto della chitarra e questo mese l’obiettivo è sulle tecniche dell’espressività: bending, vibrato, dinamica, slide, ecc…

C’è però un aspetto dell’espressività che viene troppo spesso sottovalutato dal 99% dei maestri e delle scuole di musica: lo storytelling.

Lo so, in questo momento forse non hai ben chiaro cosa c’entri tutto questo con i film che hai visto fino ad ora, ma ci arriveremo molto presto. Seguimi un attimo e ti assicuro che se ancora non conosci le cose che sto per dire, sarà una rivelazione molto interessante e che, magari, ti farà vedere i tuoi film preferiti da una prospettiva diversa.

Quindi torniamo ancora un attimo a parlare dell’espressività e della chitarra, perché ogni tecnica dell’espressività non può prescindere dallo storytelling del brano stesso.

Esempio sulla Chitarra

Ti faccio un esempio molto banale: se in un brano abbiamo un momento di pace, di tranquillità, dove magari anche la dinamica, quindi il volume, è molto più basso, non potrai eseguire un bending con un vibrato molto aggressivo e ampio.

Questa tecnica non è la più indicata per rappresentare un momento in cui il brano è introspettivo, calmo, etc.

Al contrario, se abbiamo una sezione molto energica e andiamo ad eseguire qualcosa di molto più delicato, anche in questo caso la nostra scelta non risulterebbe efficace. Sarebbe quindi meglio scambiare le due esecuzioni.

Questo è il concetto: se io conosco lo storytelling che l’artista vuole trasmettere in quel punto del brano, so anche quali emozioni tirar fuori con la mia chitarra.

Quindi per mettere alla prova i miei studenti e per farli esercitare su questo aspetto, ho deciso di realizzare un brano dove la storia fosse molto chiara. Ho spiegato il significato che racconta questo brano e il loro compito adesso è quella di “raccontare” al meglio la storia in ognuna delle sue fasi, usando le tecniche di espressività giuste, al momento giusto e nel modo giusto.

Come Si Crea una Storia Avvincente?

Bene, ora arriviamo al collegamento con i film.
Come si crea una storia avvincente?

Da chi dovremmo imparare a raccontare delle storie? Ovviamente da chi, prima di noi, ci è riuscito con grande successo. Le prime cose che potrebbero venirti in mente sono le serie tv, i film…

Chi non è mai stato preso da una serie tv così tanto da non riuscire a fare a meno di vedere la puntata successiva nonostante fosse notte fonda?
Chi non è stato così preso da un film da ricordarlo con un forte impatto a livello emotivo?

Se le serie tv ed i film oggi sono così avvincenti, è merito degli sceneggiatori che hanno studiato in maniera approfondita la narrativa di miti, fiabe e racconti religiosi dei secoli precedenti. In particolare il primo a farlo in modo massiccio è stato lo storico e saggista Joseph Campbell.

Nel suo saggio del 1949, “L’Eroe Dai Mille Volti”, mostra come tutte le storie di successo come i miti, le leggende, i racconti religiosi e le fiabe popolari, anche molto lontani tra loro come tempo e come luogo, siano tutti accomunati dalla stessa struttura narrativa.

Questo anche perché tutti i personaggi e le storie sono fondati su archetipi, quindi cose che a livello inconscio proviamo più o meno tutti.

In seguito, però, dopo il lavoro di Joseph Campbell, arrivò Christopher Vogler che, ispirato dal saggio di Campbell, decise di analizzare oltre 6000 sceneggiature per vedere se ritrovasse le stesse strutture narrative in film precedenti. Vogler semplifica un po’ il lavoro fatto precedentemente da Campbell, arrivando ad elencare dodici punti comuni a tutte le sceneggiature di successo.

Questi punti sono descritti nella sua opera “Il Viaggio Dell’Eroe” e queste strutture narrative sono alla base del 95% di praticamente tutti i film, serie tv, racconti, fumetti e romanzi visti e letti fino ad ora.

Se vuoi andare sul sicuro per controllare questi dodici punti, puoi prendere un qualsiasi film della Disney e li ritroverai al suo interno.

Il brano che ho realizzato per i miei studenti è un riassunto di tutti questi dodici step del viaggio dell’eroe, una sorta di “Bignami” della narrativa mondiale.

Ma dato che ti ho parlato di questi step andiamo a vedere un esempio molto veloce, in modo da capire come funzioni questa struttura narrativa.

I 12 Step del Viaggio dell’Eroe

Il Viaggio dell'Eroe - Storytelling

In particolare ho preso in considerazione il film Rocky, un ottimo esempio in quanto è palese come segua perfettamente questa struttura narrativa.

Step 1: per prima cosa, infatti, abbiamo la Situazione Ordinaria. Rocky è un pugile mediocre, non ha fatto niente di straordinario e sta vivendo la sua vita a Philadelphia.

Step 2: è la Chiamata All’Avventura: cosa succede? Apollo Creed, il campione del mondo, sfida Rocky.

Step 3: il Rifiuto Della Chiamata. Questa struttura narrativa, infatti, viene spesso chiamata la storia dell’eroe riluttante, perché è un eroe che all’inizio non vuole fare ciò che gli viene chiesto.

Rocky rifiuta la chiamata perché teme questa azione straordinaria in quanto non si sente all’altezza.

Per non dilungarmi troppo, gli step 4, 5, 6, e 7 sono tutte delle prove che l’eroe deve “passare” prima di arrivare alle fasi finali. C’è infatti l’incontro con il mentore, che in questo caso è Mickey Goldmill, c’è anche l’incontro con degli alleati, un amico e Adriana e successivamente cominciano un po’ di problemi.

Step 8 e 9: rappresentano la Prova Centrale e la Ricompensa. C’è uno scontro con la realtà, le prove diventano sempre più dure. Questi step coincidono con lo sconforto iniziale di quando Rocky comincia ad allenarsi e capisce che la situazione è molto difficile. Questo è uno dei momenti più bassi della struttura narrativa: l’eroe, ancora prima di arrivare all’avventura vera e propria, sta per mollare sebbene fosse stato convinto dal mentore. Sta per mollare nuovamente, ma tiene duro e grazie a ciò acquisisce la ricompensa che è appunto lo step 9, in questo caso un po’ di fiducia in sé stesso.

Step 10 e 11: sono la Via Del Ritorno e la Resurrezione. Quando Rocky è effettivamente sul ring con Apollo Creed e capisce che sta per perdere, arriva il punto più basso della storia. Ma l’eroe continua a non mollare e si rialza. Ciò rappresenta una sorta di resurrezione.

Step 12: infine abbiamo il Ritorno Con L’Elisir. In questo caso Rocky non vince, ma Adriana gli dichiara il suo amore e grazie a questo suo percorso è anche stato in grado di combattere i suoi “demoni”.

La vittoria in realtà non è data dall’esito dell’incontro, ma da tutto ciò che Rocky ottiene al di là della sconfitta sul ring.

Ho cercato di non dilungarmi eccessivamente, ma spero di essere stato chiaro su quello che succede in questa struttura narrativa. Ripeto, puoi andare a vedere Harry Potter, un qualsiasi film della Disney e ritroverai sempre queste fasi: l’eroe riluttante che non vuole intraprendere la sua missione per poi farlo inseguito, il mentore etc etc.

Questi step compaiono anche senza la presenza di un vero e proprio eroe, anche semplicemente con una persona “normale”.

Questo argomento è uscito fuori anche quando avevo recensito il film sulla storia dei Queen, Bohemian Rhapsody: la storia non è proprio identica a quella reale, ci sono molte fasi romanzate, ma ovviamente essendo un film e non un documentario, hanno deciso di fare esattamente questi step perché è il modo più efficace possibile per di raccontare una storia.

Quindi hanno romanzato la storia per adattarla a quello che è lo Storytelling del Viaggio dell’Eroe.

Come Ho Creato il Brano Musicale

Nel brano che ho realizzato, ho inserito tutti questi step in 6 diverse fasi.

Parlando invece dello stile, per realizzare questo brano ho pensato a qualcosa di eroico, ho quindi pensato ad un arrangiamento orchestrale. Ho analizzato come le colonne sonore venivano arrangiate nei film d’azione o di avventura. Ho provato a studiare le scelte artistiche di suoni e di orchestra di Klaus Badelt, colui che ha arrangiato e creato la colonna sonora de “I Pirati Dei Caraibi”. Volendo creare qualcosa di avvincente ho preso ispirazione del suo lavoro e ho creato un arrangiamento orchestrale su quel tipo di movimento.

Nel video in alto sulla pagina potrai sentire il brano, non so se ti piacerà, ma quello che è importante, almeno per quanto mi riguarda, è che con questo video ti abbia fatto riflettere sull’importanza di conoscere le emozioni che dobbiamo esprimere quando suoniamo un certo brano, l’importanza di comunicare qualcosa e l’importanza delle tecniche di espressività.

Ti lascio la dicitura delle varie fasi in cui ci troviamo del viaggio dell’eroe, così è chiara la correlazione tra la musica e ciò che si voleva esprimere.

Se il brano e l’articolo ti sono piaciuti, condividilo coi tuoi amici!

Fase 1: Situazione Ordinaria (11:52)

Solo percussioni, nessuna melodia, fino alla fine della fase dove c’è un minimo di suspense in quanto sta per arrivare la…

Fase 2: Chiamata All’Avventura (12:00)

Tema energico, la dinamica è alta, in quanto l’emozione dell’eroe in questa fase è alta. Ma presto arriverà la terza fase…

Fase 3: Rifiuto Alla Chiamata: (12:18)

La dinamica scende, i suoni sono più cupi perché l’eroe ha dei grossi dubbi. E’ una fase introspettiva che si conclude con una nota che sembra positiva, proprio perché sta arrivando la fase…

Fase 4: Le Prove Da Affrontare: (12:33)

Punti 4, 5, 6 , 7 , 8 e 9 del “viaggio”, dove l’eroe trova il mentore, gli alleati e deve superare una serie di prove molto difficili in preparazione alla sfida finale

Fase 5: Il Punto Più Basso: (12:54)

Punto 10 del “viaggio” dove inizia l’avventura principale ma l’eroe capisce che è troppo difficile e sta per perdere le speranze. Anche qui la dinamica scende, in quanto la situazione è triste e riappaiono i “demoni”

Fase 6: Finale: (13:17)

Step 11 e 12 del “viaggio” in cui l’eroe decide di tenere duro, continuare a lottare e riesce nell’impresa. In questa fase il brano riprende il tema della “Chiamata All’Avventura”, la musica è potente e la dinamica alta.

Conclusioni

Sono curioso di sapere se il brano ti sia piaciuto!

Se vuoi approfondire quello che facciamo nella nostra scuola di musica online, vai su ChitarraFacile.com.

Nel caso volessi iniziare a suonare, abbiamo un manuale creato apposta creato per partire da zero (clicca qui).

Ci vediamo al prossimo articolo, ciao!

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