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Mosso dall’esigenza di avere una chitarra di scorta, il classico muletto da portare in giro senza troppe ansie e pretese, ho deciso di acquistare la replica di una Telecaster su Aliexpress per 300€.
Dopo aver provato e valutato varie chitarre economiche, dalle più famose Squier alle marche più sconosciute, mi sono detto: “Perché non prendere la più economica di tutte e provare a customizzarla?!“
Ho deciso di realizzare questo articolo in quanto molti nostri allievi sono alla ricerca di chitarre economiche o si dilettano nell’assemblaggio degli strumenti. Nel caso anche tu stia valutando una di queste scelte, la mia esperienza potrebbe esserti utile per prendere la decisione finale.
👋 Sono Alberto Rubatti, maestro certificato Chitarra Facile, diplomato al CPM in chitarra rock e grande appassionato di musica blues e country. Nel caso volessi seguire delle lezioni di chitarra private con me o gli altri maestri certificati della scuola: clicca qui.
La scelta dei componenti e le modifiche
Per customizzare la Telecaster, ossia modificarne i suoi componenti per un miglioramento sia estetico sia funzionale, ho scelto di acquistare tutte le parti che ho sostituito su Aliexpress o altri e-commerce, ad accezione dei pick-up di cui ti parlerò tra poco.
Ho optato per un grazioso battipenna in compensato (acquistato per 7€), la replica di un ponte Bigsby B5 (pagato circa 30€), un capotasto in osso (acquistato su Amazon per 8,87€) e delle economiche meccaniche autobloccanti (tipologia di meccaniche di cui ho già parlato in questo articolo) che, seppur non precisissime, svolgono egregiamente il loro compito!
Purtroppo ho acquistato le meccaniche molto tempo fa e non ricordo il prezzo preciso, ma online se ne possono trovare di economiche. Ti suggerisco però di non risparmiare eccessivamente su questo componente per non compromettere la precisione e la stabilità dell’accordatura del tuo strumento.
Tutto il lavoro di restauro è stato fatto insieme al mio fedele amico Arturo Guadalupi, di Xander Electronics, un ottimo ingegnere elettronico che tra le altre cose costruisce amplificatori e pedalini di qualità.
Abbiamo deciso di documentare la trasformazione della chitarra passo a passo nel video che ti lascio qui sotto.
La realizzazione dei pick-up artigianali
Il cuore del lavoro è stato senz’altro la realizzazione dei pick-up da parte di Xander Electronics.
Come puoi notare dal video, realizzare un pick-up è un’operazione abbastanza delicata, che richiede un’ottima manualità e le giuste attrezzature.
A seconda del numero di avvolgimenti della bobina dipende il timbro del pick-up. Ma anche la disposizione del filo sulla bobina e la precisione con cui questo è avvolto ne determinano la qualità finale.
Questo aspetto naturalmente rende unico ed irripetibile ogni magnete, soprattutto se realizzato artigianalmente a mano.
Una volta avvolti, i magneti vengono immersi nella cera, perché i pick-up non cerati possono agire come dei veri e propri microfoni, catturando e amplificando rumori indesiderati e feedback, soprattutto a volumi elevati. La cera riempie gli spazi vuoti all’interno del pick-up, eliminando le vibrazioni indesiderate e riducendo significativamente l’innesco del feedback.
Alla luce del processo di realizzazione descritto, il costo dei pick-up è di circa 90€ cadauno.
L’assemblaggio finale
Nel video puoi assistere all’assemblaggio finale ed ad un rapido set-up: ora la chitarra è effettivamente pronta per essere suonata!
Per la demo ho scelto di eseguire Montagne Sainte Geneviève, brano di Django Reinhardt, artista a me molto caro.
Il suono è leggermente meno corposo e ricco di armoniche, rispetto ad uno strumento di fascia alta, ma risulta comunque apprezzabile, soprattutto tenendo conto del fatto che questa chitarra ha l’obiettivo di essere utilizzata all’occorrenza come muletto e non si tratta del mio strumento principale.
Per il futuro ho intenzione di sostituire le sellette del ponte, optando per quelle da Telecaster in stile vintage (quelle che ospitano 2 corde per selletta per intenderci), ma compensate: la sede delle due corde è leggermente sfalsata, per permettere un’intonazione ottimale delle ottave, nonostante le corde non possano essere regolate singolarmente.
Non escludo, inoltre, di far rettificare la tastiera da un liutaio esperto, a causa di alcuni “buzz” delle corde che si possono avvertire qua e là. La chitarra è sicuramente utilizzabile, ma si può migliorare questo aspetto, dovuto sicuramente ad una realizzazione economica del manico.
Conclusioni
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Con questo articolo spero di averti incuriosito e di essere riuscito a chiarirti eventuali dubbi o curiosità riguardo all’assemblaggio di uno strumento o riguardo all’acquisto di chitarre molto economiche.
Tiriamo un po’ le somme per valutare quest’esperienza.
Ho acquistato la chitarra per 300€. Ho acquistato circa 226€ di componenti da sostituire, senza contare le meccaniche autobloccanti di cui ero già a disposizione. Per quanto riguarda i componenti fisici siamo a circa 550€.
Oltre a questa spesa potresti dover aggiungere la manodopera di un liutaio per quanto concerne l’assemblaggio. In questo caso il prezzo potrebbe essere estremamente vario, contando anche il dover dissaldare i pick-up precedenti per poi saldare successivamente quelli artigianali. Indicativamente potremmo contare una spesa tra i 100€ e i 200€.
In definitiva, questa spesa potrebbe aggirarsi tra i 650€ e i 750€.
A questa cifra in futuro potrei aggiungere il costo per le nuove sellette del ponte e la rettifica della tastiera!
In conclusione, nonostante il divertimento e l’amore per la sperimentazione ed il fai-da-te, credo che non ripeterei l’esperienza.
Data la chitarra di partenza, sono troppi gli interventi da apportare per renderla realmente performante e, se si fanno bene i conti, alla fine la spesa è molto simile a quella per una buona chitarra assemblata, partendo da componenti di qualità.
Va anche detto che non tutti i produttori cinesi lavorano allo stesso modo, per cui è possibile che io sia stato un po’ sfortunato nell’acquisto, ma tanto basta a far pendere l’ago della bilancia sul “no”.
Magari è meglio investire qualcosina in più, andando però sul sicuro, evitando perdite di tempo e mille corse dal liutaio!
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Concordo col maestro Rubatti sulle conclusioni, andiamo a spendere poco meno di una buona chitarra usata, sicuramente molto più rivendibile. Tuttavia spezzo una lancia a favore dell’assemblaggio quando la spinta nasce dalla voglia di realizzare qualcosa di particolare che si ha in testa ma non esiste in commercio: a partire da un corpo in mogano trovato ad una cifra abbordabile ed un buon manico ho realizzato una Telecaster thinline, pu EMG sempre d’occasione, hardware nero completato da parti in acero realizzate a mano. Il risultato è esteticamente bello e suona anche molto bene. La chicca è il logo personalizzato fatto da un artigiano che offre i loghi Fender Sarei lieto di farla provare ad un professionista per un giudizio di valore. Se qualcuno si è incuriosito mi scriva: rispondo inviando le immagini. Saluti