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Ti è mai capitato di ascoltare un brano dal suono più aggressivo o cupo rispetto a ciò che ascolti solitamente? Ciò può essere dato non solo dall’utilizzo di un suono più distorto, ma anche da una scelta peculiare adottata con la nostra chitarra.
Per comprendere al meglio la sensazione di cui ti sto parlando, ti sarà sufficiente ascoltare il primo accordo di Killing In The Name, brano dei Rage Against The Machine.
Io sono Luca Marinelli, insegnante certificato Chitarra Facile, diplomato al Master di Chitarra Rock presso la Rock Guitar Academy di Milano. Nel caso volessi seguire delle lezioni di chitarra private con me, o gli altri maestri certificati della scuola: clicca qui.
L’Accordatura Standard
Per una chitarrista alle prime armi la chitarra può risultare uno strumento estremamente “standardizzato”: abbiamo a disposizione 6 corde da accordare in maniera precisa e rigorosa.
Ciò non è assolutamente vero! Soprattutto negli ultimi anni è divenuto sempre più consueto l’utilizzo di chitarre con più corde (oltre alla storica 12 corde, come quella utilizzata da Jimmy Page dei Led Zeppelin, vengono attualmente utilizzate chitarre da 7, 8 o addirittura 9 corde) e con accordature diverse.
Ci sono davvero una miriade di accordature possibili che con la loro sonorità possono richiamare un genere, un artista o un sound iconico.
L’accordatura standard, quella che generalmente tutti conoscono, prevede la seguente intonazione delle corde:
- MI cantino (la corda più sottile ed acuta)
- SI
- SOL
- RE
- LA
- MI (la corda più spessa e grave)
L’Accordatura Drop D
Una delle accordature alternative più comuni è la Drop D. Come ci può suggerire il nome, to drop in inglese significa far cadere, andremo a modificare l’intonazione di una sola nota, il MI grave, che diventerà un RE, abbassando la sua intonazione di un intero tono.
Fai attenzione! Questa modifica si riferisce esclusivamente alla sesta corda, quella più spessa e grave, il MI cantino non subirà alcun cambiamento.
- MI cantino
- SI
- SOL
- RE
- LA
- RE
Come puoi notare, rispetto all’accordatura standard abbiamo una sola differenza che, come annunciato qualche riga più sopra, è la sesta corda che passa dall’essere un MI ad un RE.
Ciò permette anche di ottenere un power chord suonando esclusivamente la sesta, quinta e quarta corda a vuoto, dandoci la possibilità di eseguire con una diteggiatura estremamente semplice qualsiasi power chord. Per esempio puoi fare qualsiasi powerchord che parte dalla sesta corda con un barrè sulle corde 6-5-4, in quanto suonando le tre corde sullo stesso tasto otterrai proprio le note corrette.
Quando utilizzare l’accordatura Drop D
Dopo aver analizzato in che cosa consista questa accordatura, vediamo quali siano le situazioni più adatte per il suo utilizzo:
- Intonazione: qualora avvertissi la necessità di abbassare la tonalità di un brano, banalmente per delle esigenze di estensione della voce, l’accordatura Drop D garantirebbe un’estensione più ampia di un tono, a discapito di una sola corda accordata diversamente.
- Sound: come detto precedentemente, e come avrai sentito dal brano dei Rage Against The Machine all’inizio dell’articolo, questa accordatura risuona particolarmente aggressiva e potente se suoniamo in tonalità di RE, ma un po’ anche in altre tonalità dato che avremo comunque la sesta corda più “lasca“, diventando quindi adatta qualora volessimo ottenere questo sound.
- Diteggiatura: in precedenza ti ho anche fatto notare come potremmo eseguire un power chord di RE semplicemente eseguendo a vuoto la sesta, quinta e quarta corda. Questo avviene anche su altri tasti, dove sarà necessario diteggiare un minibarrè. Ad esempio, eseguendo un minibarrè al terzo tasto della sesta, quinta e quarta corda otterrò le note FA, DO e FA, ovvero un power chord di FA.
Altri esempi dell’utilizzo del Drop D
Qui di seguito ci tengo a lasciarti altri esempi di brani famosi che hanno utilizzato questa accordatura, per farti prendere ulteriore familiarità con il suo sound.
Moby Dick dei Led Zeppelin, avendo citato in precedenza Jimmy Page.
Terminiamo con Laid To Rest dei Lamb Of God. Come puoi notare tutti e 3 i brani citati in questo articoli sono fortemente diversi tra loro, pur usando la stessa accordatura.
Consiglio sull’utilizzo del Drop D
Per ultimo mi sento di lasciarti un paio di consigli per l’utilizzo di questa accordatura. A seconda della qualità del set up del tuo strumento, ti consiglierei di passare da un accordatura standard al Drop D con chitarre provviste di ponti fissi (Les Paul, SG, Telecaster…) e non mobili (Stratocaster, Bigsby, Floyd Rose) in quanto la prima tipologia di ponte “sopporterà” meglio questo cambio, mentre i secondi richiederanno tendenzialmente più tempo e più aggiustamenti per ottenere la tensione e l’accordatura ideale.
Secondo, potrebbe essere utile alzare leggermente l’action per evitare che con una tensione minore la sesta corda vada a sbattere eccessivamente sui tasti, e aumentare lo spessore della sesta corda per ottenere comunque una certa tensione.
Conclusioni
Ti ricordo che nel caso tu voglia seguire delle lezioni private di chitarra con me, o con gli altri maestri certificati della scuola, puoi andare a questo link: clicca qui.
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Sono curioso di sapere se conoscessi già quest’accordatura e se tu l’abbia già utilizzata in passato! Ti consiglio davvero di sperimentarla qualora tu voglia ottenere più potenza dalle tue ritmiche!
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Conoscevo già questa accordatura: è proprio quella usata dai Beatles nella canzone “Dear Prudence” contenuta nel doppio LP, conosciuto come “White album”.