Chitarra Elettrica e FIFA 98: Le Regole Sono Cambiate

Le regole del gioco sono cambiate per chi suona la chitarra elettrica e la tecnologia ha reso tutto più… difficile? Vediamo come mai in questo video.

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Introduzione

Per quanto riguarda la chitarra elettrica le regole oggi sono cambiate…

Ma cosa vuol dire questa cosa? E perché? Mi ricordo, quando ho iniziato io, nella seconda metà degli anni 90, che la ricerca del suono, per renderlo buono, era una cosa che pochi si potevano permettere. Sia a livello di informazioni, sia a livello di strumentazione. Le informazioni su come ottenere un ottimo suono, erano introvabili e la strumentazione costava un sacco di soldi. Pochissime persone erano capaci di ottenere un gran bel suono (quello che oggi dovrebbe essere la base) e quelle poche persone erano considerate dei geni, mentre i restanti musicisti, anche quelli che andavano a suonare fuori, avevano un suono alla buona, e al pubblico andava bene così. Oggi quindi lo stesso pubblico, non accetta più un suono buttato lì, o un suono di bassa qualità. Ma perché è successo questo? come ragiona il cervello dell’essere umano? Perché lo stesso suono che prima andava bene oggi non va più bene? Andiamo a scoprirlo in questo articolo, abbastanza intimo, nel senso che sono riflessioni che mi fa piacere fare con voi, e trovo che siano utili per la crescita di un chitarrista. Vi spiegherò quindi subito questa cosa partendo da un videogioco di calcio, sempre della fine degli anni novanta. Cosa centreranno i videogiochi con la questione della qualità dell’audio? Andiamo a scoprirlo subito! Vi ricordo che il 15-16-17 febbraio, farò tre serate in diretta live con tre lezioni gratuite, prenotazione gratuita, tutto gratuito! L’importante è prenotare perché saranno in diretta, in una privata sede. Se ti interessa la questione del suono della chitarra, prenota queste 3 fantastiche serate in mia compagnia, da questo link:

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Fifa 98

Ma quindi come mai il pubblico oggi non accetta più il suono che poteva andare bene negli anni 90? Perché oggi viene percepito in modo diverso? C’è una motivazione molto neurologica da questo punto di vista, ma credo sia più semplice parlarne facendo degli

esempi pratici. Partiamo proprio dal noto videogioco di calcio…Fifa 98.

Ricordo come se fosse ieri…stavo camminando per le strade del centro di Padova

insieme a mio padre, in una vetrina di un negozio tecnologico c’era uno schermo, (ovviamente con tubo catodico) che faceva vedere una partita di esempio di Fifa 98. Riesco ancora a percepire la sensazione, ho subito pensato: “Caspita, ma questa partita sembra vera, sembra di vederne una alla tv”. I miei occhi, fino a quel momento, non avevano

mai visto un videogioco di calcio essere così realistico. Fifa 98, è stato sicuramente un salto di qualità incredibile rispetto agli anni precedenti. Oggi a ripensarci mi viene quasi da ridere, guardando un filmato o comunque un esempio di una partita di quel game, ci rendiamo conto che scambiarlo per una cosa reale è assolutamente impossibile, eppure i miei occhi sono gli stessi dell’epoca. Se il Team Fifa, nel 2022, proponesse un gioco uguale a livello di grafica, oggi non lo accetterebbe nessuno, le persone non lo scambierebbero mai per una cosa reale.

Film fratelli Lumiere

Facciamo un altro esempio…pensate a quella scena famosissima, di uno dei primi film, o forse il primo al cinema, in bianco e nero. Molte persone erano in quella sala per la prima volta, a godersi una nuova esperienza, quando hanno proiettato l’immagine del treno che arrivava nella stazione. Molti di loro grazie ai propri riflessi, hanno cominciato a spostarsi, presi dalla paura di venire investiti. Stiamo parlando di un filmato in bianco e nero, dove c’era la sporcizia sulla pellicola, la velocità con cui si muovevano le persone non era fluida, insomma, non era reale. Eppure essendo la prima volta che vedevano una certa qualità, di quelle dimensioni, anche se non era stato pensato per far prendere paura, le persone ci sono cascate, per loro quel treno era reale.

Effetti speciali di una volta

Un ultimo esempio prima di parlare della chitarra, non so se hai mai provato a rivedere gli effetti speciali che c’erano nei film degli anni 60 e 70? Riguardandoli oggi mi chiedo, come ho fatto a non pensare che fosseri. Succede spesso al giorno d’oggi, di rivedere vecchi film, e recensirli come troppo finti. Eppure, siamo bene o male le stesse persone, abbiamo gli stessi occhi (forse un po’ degradati) ma insomma, non è altro che un fattore neurologico che cambia.

Chitarra elettrica, cos’è cambiato oggi

Bene! Abbiamo capito che è un processo più che normale quello di percepire le cose in maniera diversa, a seconda di come cambiano i tempi, di come cambia la tecnologia, e quanto questa sia più accessibile in generale. Ovviamente prima era poco accessibile un certo livello di qualità del suono sulla chitarra elettrica, quindi la maggior parte delle persone, ascoltava dei suoni “brutti” e se li faceva andare bene. Dal momento in cui i suoni belli sono diventati lo standard, perché più accessibili, ci sono sistemi digitali che replicano in modo eccellente rispetto la fine degli anni 90, ovviamente anche il livello si alza e anche il pubblico che non se ne intende percepisce quando c’è un suono di minor qualità. Quindi anche nella chitarra elettrica le regole sono cambiate, ad oggi non è possibile in nessun modo, non conoscere le regole per creare un bel suono, chiunque suoni la chitarra elettrica deve per forza nel percorso di studi, intraprendere anche un percorso per quanto riguarda lo studio del suono, di come si crea, quali sono le regole base, cosa cambia, e come creare dei bei suoni. Ad oggi ci registriamo praticamente tutti, magari noi che suoniamo pubblichiamo anche qualcosina sui social, una volta questo non era possibile.Adesso che è così, non possiamo permetterci di pubblicare qualcosa registrato male, con una qualità bassa, inevitabilmente le persone che ti ascolteranno (anche se non sanno niente di musica) ti paragoneranno alla maggior parte delle cose che vedono, che è su una qualità molto più alta. Se ne parla spesso dell’arrivo della tecnologia, a pari passo con quanto possa essere più accessibile, è sicuramente anche più difficile. Semplicemente perché se il livello si è alzato, le cose che prima non serviva studiassi adesso sono obbligatorie. Fare lo step successivo, magari andare ancora più a fondo è una cosa facoltativa, ma la base bisogna farla per forza.

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