Eric Johnson: La Semplice Regola Dietro alle Sue Magiche Melodie

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Oggi vorrei parlarti di un modo di eseguire le triadi, ovvero alcuni degli accordi che già suoni e conosci, molto interessante ed originale

Potresti aver già sentito l’utilizzo di queste specifiche triadi, anche chiamate late, nel brano Cliffs Of Dover di Eric Johnson, ad esempio a 00:11.

Io sono Luca Marinelli, insegnante certificato Chitarra Facile, diplomato al Master di Chitarra Rock presso la Rock Guitar Academy di Milano. Nel caso volessi seguire delle lezioni di chitarra private con me, o gli altri maestri certificati della scuola: clicca qui.

Cosa sono le triadi late?

Le triadi late possono essere un argomento ostico, soprattutto per un chitarrista alle prime armi. Questo sia da un punto di vista di diteggiature, come vedremo più avanti in questo articolo, sia da un punto di vista teorico e concettuale.

Online potresti trovare delle spiegazioni su cosa siano queste triadi late o addirittura delle diteggiature suggerite, ma in questo articolo vorrei essere il più chiaro ed esaustivo possibile.

Una triade è un accordo formato da 3 note, come può suggerirci il nome stesso. Per intenderci si tratta di accordi che potresti già conoscere e suonare, come DO, LAm, REm, SOL, etc. Clicca qui per conoscere i segreti degli accordi con il nostro Libro + Corso Online. Solitamente questi accordi presentano le note che li formano in forma “stretta”, ovvero con le voci poste vicine tra loro.

In una triade lata invece, una di queste 3 note sarà più lontana rispetto alle altre due, donando una disposizione differente delle voci che può suonare più originale, “aperta” e suggestiva al nostro orecchio.

In entrambi i casi hai visto, e magari eseguito, un DO maggiore, ma come potrai aver sentito l’effetto risultante, date dalla differente disposizione e vicinanza delle note, è ben diverso!

I benefici dello studio delle triadi late

Ma per quale motivo dovresti imparare o iniziare ad utilizzare questa particolare specie di accordi? A mio avviso ci sono diversi motivi per cui valga la pena di imparare questi nuovi concetti, che a prima vista possono anche risultare difficili.

  • Originalità: rispetto alle triadi strette, che se usate con maestria sono comunque alla base di generi musicali come il funk, le triadi late possono suscitare maggiore interesse e farti suonare meno “scolastico”, semplicemente per il fatto che il nostro orecchio è meno abituato a queste sonorità. Nel caso tu voglia stupire chi ti ascolta o chi suona con te, utilizzare queste triadi insieme ad un suono molto effettato ed etereo, renderà il tuo modo di suonare davvero suggestivo (clicca qui per il nostro corso sul suono della chitarra).
  • Conoscenza della tastiera: la geometria della chitarra presenta diversi pro e contro per noi chitarristi. Da una parte ci permette di imparare più velocemente accordi, scale e arpeggi, imparando a spostare dove necessario una specifica forma o diteggiatura, dall’altra rischia di renderci più pigri nello scoprire nuove possibilità di diteggiature e forme. Imparare diverse forme delle triadi late ti permetterà di avere una conoscenza ancora più approfondita delle note sulla tastiera.
  • Memoria muscolare: si tratta di un aspetto strettamente legato alla geometria della chitarra: le nostre dita tendono a muoversi spesso col “pilota automatico” essendo abituate alle solite forme, ma andando a cercare e creare nuove diteggiature andrai ad apprendere nuovi movimenti che potrebbero anche migliorare l’elasticità delle tue dita per le diteggiature più ampie.

Le Triadi Late di Cliffs Of Dover

Ora cerchiamo di capire come Eric Johnson abbia utilizzato il concetto di triadi late in una parte specifica del brano Cliffs Of Dover, da 00:14 a 00:17 circa.

In questa sezione Eric Jonhson arpeggia una nota alla volta 5 diverse triadi late utilizzando differenti forme e diteggiature. Nella battuta da 2/4, abbiamo un MIm (formato dalle note SOL, MI e SI) ed un LAm (formato dalle note LA, MI e DO). Nella seconda battuta, invece, abbiamo un SOL (formato dalle note SI, SOL e RE), un DO (formato dalle note DO, SOL e MI) ed infine un RE (formato dalle note RE, LA e FA#).

Ci tengo a farti notare come Eric Johnson abbia utilizzato due specifiche forme o disposizioni di note, per tutte e 5 le triadi late. Il MIm e il SOL maggiore partono col terzo grado come nota più grave, la nota che decide se l’accordo sia maggiore o minore, mentre in LAm, DO e RE partono dalla tonica, la nota che da il nome all’accordo.

Ti lascio un mio video in cui eseguo molto lentamente la parte per aiutarti a comprendere al meglio, e più facilmente, le diteggiature che puoi adottare per eseguire questa parte, in maniera tale che tu possa prendere spunto ed eseguire delle parti similari nei tuoi brani in completa autonomia.

Per farti sentire ulteriormente la differenza di sonorità tra le triadi strette e late, ti lascio lo stesso arpeggio che abbiamo visto poco fa, ma unicamente in forma stretta.

NOTA BENE: La disposizione delle note, per passare da una triade lata ad una stretta, è differente. Di conseguenza l’ordine di esecuzione delle note sarà diverso, ma la triade risultante sarà identica.

Conclusioni

Ti ricordo che nel caso tu voglia seguire delle lezioni private di chitarra con me, o con gli altri maestri certificati della scuola, puoi andare a questo link: clicca qui.

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Spero che grazie a questo articolo tu possa aver scoperto o approfondito un nuovo modo di suonare gli accordi e questo possa portare nuova linfa alla tua ispirazione e fantasia e possa donare maggiore originalità al tuo modo di suonare ed esprimerti.

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