“La Chitarra mi ha cambiato la vita”

“La chitarra mi ha cambiato la vita” è l’apoteosi delle frasi fatte, ma nel mio caso non è un’esagerazione.

In questa pagina ti racconterò la mia storia, troverai tutte le informazioni scritte, ma se vuoi potrai anche approfondire alcuni argomenti tramite delle interviste che mi hanno fatto in questi ultimi anni…

(La storia di David Carelse in 30 minuti in un’intervista di Michele Maraglino)

Quando frequentavo la scuola elementare, a circa 7 anni ho cominciato ad avere un problema serio di emicrania che in alcuni casi, da quanto forte era mi causava addirittura problemi alla vista. La situazione pesava gravemente sia sullo studio che sui miei rapporti di amicizia dato che mi capitava di stare a casa 2 giorni su 3 da scuola in alcuni periodi.

A 8 anni però ho cominciato a scoprire gli strumenti musicali avvicinandomi dapprima alla tastiera ed in seguito, verso i 10 anni dopo aver trovato per caso un plettro per strada… alla chitarra.

David Carelse intervistato su Radio InBlu: “Tutti possono imparare a suonare la chitarra”

Ho studiato da autodidatta solo sui libri e tramite qualche consiglio qua e la da qualche chitarrista più esperto. A 12 anni, in seconda media ho suonato 2 brani di Carlos Santana (Corazon Espinado e Smooth) al saggio di fine anno accompagnato al basso, tastiera e batteria da quelli che poi sono diventati la mia prima band e dalla mia classe con flauti e tastiere.

Sempre a 12 anni ho suonato con quella band nel mio primo locale, iniziando una serie indimenticabile di concerti e classificandoci anche al secondo posto di un contest musicale.

Come si può immaginare, a 13 anni mi guardavano tutti con stupore, in più come chitarrista di una band attiravo anche le attenzioni delle mie compagne di scuola, tanto che la mia prima fidanzatina l’ho trovata proprio così. Diciamo che non ho dovuto fare niente io 🙂

Intervista a David Carelse su Radio Cantù: “Con la chitarra si cucca?”

Ed è quindi proprio grazie alla chitarra che ho ripreso in mano la mia vita, le mie amicizie (creandone di nuove) ed ho fatto le mie prime esperienze amorose, dopo una prima fase della vita dove ero totalmente escluso e visto come qualcuno di “strano“. Ecco perchè credo di non esagerare quando dico che la chitarra mi ha cambiato la vita. Ma non è finita qui…

Purtroppo quando le cose cominciano ad andare bene la vita ti mette sempre davanti a delle “prove” da superare. A 13 anni infatti succede che giocando a pallavolo (un’altra mia grande passione), mi rompo i tendini del dito medio della mano sinistra con frattura scomposta dell’ultima falange.

Quando sono andato in ospedale, durante la visita mia mamma ha chiesto subito: “Ma potrà ancora suonare la chitarra?”. Mi ricordo perfettamente la faccia del dottore dopo quella domanda. Fino a quel momento non pensavo fosse una cosa seria, ma li ho sentito una bomba esplodere nel mio stomaco. Fortunatamente c’era una soluzione: “L’unica possibilità di poter muovere ancora bene quel dito è di fare un’operazione molto delicata” disse il medico. Ovviamente, senza minimamente pensare ai vari rischi la decisione di farsi operare è stata presa all’istante e per mia grande fortuna l’operazione è andata bene.

Ho passato i successivi 3 mesi estivi (addio vacanze e divertimento) con dei ferri impiantati nelle ossa che uscivano dal dito e che mi procuravano un dolore lancinante. Ferri che mi hanno tolto con delle pinze a freddo, senza anestesia. Da quel momento mi sono dovuto esercitare diverse ore al giorno in modo ossessivo per recuperare la mobilità del dito e tornare a suonare in modo decente.

È stata dura, ho superato la prova, ma a quel punto mi sono fatto una promessa: non avrei mai più mollato la chitarra in vita mia e possibilmente avrei aiutato anche altre persone a cominciare a suonare.

David Carelse intervistato su Rai Isoradio: “La chitarra rende più intelligenti”

Ho cominciato così a 14 anni nel 2001, ad insegnare ai primi amici che mi chiedevano un aiuto per iniziare a suonare la chitarra. Iniziava a quel punto lo sviluppo di un metodo di insegnamento di cui oggi sono super-orgoglioso.

Da qui alcune decisioni della mia vita sono state molto chiare, come quella volta che ho deciso di fare a meno del motorino e di farmi regalare una chitarra seria dai miei genitori (lo racconto bene in questo video).

Altre decisioni sono state più discutibili agli occhi di oggi. Per esempio quando i miei genitori volevano mandarmi al conservatorio finite le scuole medie ed io invece ho detto loro: “Ma quale conservatorio! La chitarra rimarrà un hobby, devo trovarmi un lavoro serio! Vado a fare ragioneria“. Pessima scelta, dato che poi sono anche stato bocciato. In pratica è successo quello che di solito succede al contrario in una famiglia “normale” 🙂

Comunque dai 12 ai 19 anni ho suonato veramente tanto in giro, ho anche suonato per un paio di anni con un musical con cui ho girato praticamente tutti i teatri della provincia di Padova. Il tutto mentre continuavo a insegnare.

Mollata la scuola di ragioneria ho intrapreso il percorso scolastico per diventare grafico pubblicitario. Già a 13 anni ho creato il mio primo sito, la passione per internet è sempre stata un punto fisso per me (alla fine degli anni 90 non era così scontato come oggi). Dopo diversi anni di lavoro nell’ambito della comunicazione online nel 2009 ho deciso che dovevo sfruttare le mie competenze di comunicazione per “divulgare” alcuni concetti nel mondo della chitarra.

Sono partito con un blog, poi alcune persone con cui collaboravo hanno deciso di “obbligarmi” a fare un corso. Io non ne avevo nessuna intenzione, ma ho deciso di provare inizialmente con alcune lezioni gratuite. Da li ho visto subito che la cosa funzionava parecchio. Un sacco di persone riconoscevano in me la capacità di spiegare in modo chiaro e semplice i concetti che non erano mai riusciti a capire con un maestro dal vivo. Mi sono reso conto che sotto quel punto di vista avevo un’abilità che poteva anche migliorare ed il metodo di insegnamento funzionava anche online, non solo con i miei studenti dal vivo.

Nel 2010 il primo corso a pagamento fu subito un successo e da li mi è partita la straordinaria ossessione per il miglioramento e la ricerca del metodo di insegnamento perfetto.

Nel 2015 ho scoperto la teoria del flusso (o flow) dello psicologo ungherese Mihály Csíkszentmihályi che, dopo averlo studiato, mi ha permesso di fare un passo enorme in avanti con il miglioramento del metodo Chitarra Facile.

Su Rai News 24 parlano di David Carelse e Chitarra Facile

A quel punto mi sono dedicato esclusivamente all’insegnamento della chitarra come lavoro. Mi sono reso conto che ormai ero specializzato in questo ambito e soprattutto ottenevo dei risultati incredibilmente positivi. Ma ancora di più la motivazione più grande per me è diventata quella di riuscire a creare nuovi musicisti ogni giorno in un mondo che si sposta sempre di più verso la musica “finta” o meglio “non-suonata“. Mi sveglio ogni mattina cercando di fare sempre qualcosa di più per i miei studenti lottando per fare in modo che ci sia una persona in più che sceglierà di creare musica e arte con degli strumenti musicali veri.

David Carelse suona un assolo per sensibilizzare a stare a casa durante la quarantena.