L’Accordo Onirico di Joe Satriani | Teoria Musicale

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Uno degli aspetti che mi ha sempre affascinato dello studio della teoria e dell’armonia musicale è quello di poter accomunare una sensazione ad una specifica sonorità, data da un accordo o da una scala.

Riuscire ad abbinare in maniera efficace un determinato suono ad una sensazione od emozione può risultare sicuramente complesso le prime volte che si tenta questo approccio, ma ciò può aiutare a conoscere in maniera più approfondita la musica e a migliorare le proprie capacità di composizione e di improvvisazione.

Un brano particolarmente adatto per trattare questo argomento è Flying In A Blue Dream di Joe Satriani, canzone che, come dice il titolo, dona davvero la sensazione di trovarsi sospesi in un sogno, in una dimensione onirica ed eterea. Nello specifico vorrei argomentare questo articolo focalizzandomi sul primo accordo che sentiamo arpeggiare dalla chitarra.

Io sono Luca Marinelli, insegnante certificato Chitarra Facile, diplomato al Master di Chitarra Rock presso la Rock Guitar Academy di Milano. Nel caso volessi seguire delle lezioni di chitarra private con me, o gli altri maestri certificati della scuola: clicca qui.

L’accordo di Flying In A Blue Dream

Nel caso non conoscessi questo autentico capolavoro di Joe Satriani, ti lascio di seguito un video per poterlo ascoltare.

L’accordo che ti ho anticipato ad inizio articolo è quello arpeggiato dalla chitarra a partire da 00:13. La chitarra in questione è accordata in Open F (dalla sesta alla prima corda DO, FA, DO, FA, LA e DO), come la più comune open G ,ma abbassata ulteriormente di un tono. Questa accordatura infatti può rendere più complessa la comprensione dell’accordo semplicemente ascoltando il brano, in quanto le geometrie e le diteggiature della chitarra utilizzata, rispetto a quella che abbiamo solitamente in braccio in accordatura standard, saranno diversissime.

Per questo motivo, e altri che vedremo a breve, questo brano può risultare ostico per un chitarrista alle prime armi, ma cerchiamo di sviscerare il tutto al meglio e nella maniera più semplice possibile.

Per semplificare la comprensione ti dirò le note eseguite in ordine: DO, un altro DO ma posto sull’ottava superiore, SOL e simultaneamente RE, FA# e SOL. Dopo queste 3 note suonate in contemporanea abbiamo ancora, sempre eseguite insieme, DO, MI e SOL.

In un primo momento avvertiamo le note DO, RE, FA# e SOL (ho volutamente scritto le note con quest’ordine per semplificarne la visualizzazione). Queste note generano un accordo di DOsus2(#11). Successivamente abbiamo un semplice DO maggiore, formato dalle note DO, MI e SOL. Concentriamoci ora sull’accordo che davvero ci interessa e che suona così magico, questo DOsus2(#11).

Ti lascio una trascrizione di come potresti eseguire in accordatura standard questo arpeggio. Come puoi notare non si tratta di un accordo comodo da suonare in accordatura standard! Per una questione di geometrie è stato anche necessario suonare i primi due DO sulla stessa ottava, mentre nel brano originale si troverebbero ad un’ottava di distanza come detto in precedenza.

L’accordo di sus2(#11)

Vediamo ora insieme perché l’accordo che abbiamo citato in precedenza sia così interessante ed adatto a suscitare le emozioni e le sensazioni che potremmo aspettarci da un brano con questo titolo.

Innanzitutto ci tengo sempre a far notare come la sigla di un accordo, se letta correttamente, sia in grado di fornirci tutte le informazioni necessarie.

Partiamo da sus2: gli accordi che presentano la sigla sus sono gli accordi sospesi, accordi che non presentano il terzo grado, la nota che decide se l’accordo sia maggiore o minore, o favore del 2 o del 4. In questo caso siamo “sospesi” in un limbo tra maggiore o minore proprio perché non abbiamo il terzo grado, bensì il secondo.

Successivamente la sigla ci dice anche di avere a disposizione un #11 (viene indicato in questo modo il #4 ma posto un’ottava sopra).

Per chiarezza, ecco le note che fanno parte dell’accordo e i gradi di corrispondenza: DO (1), SOL (5), RE (2), FA# (#4) e ancora SOL (5).

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Questa nota, #11 o #4, risulta essere particolarmente intrigante e tensiva: avvertiamo infatti un senso di risoluzione quando ci muoviamo verso il DO maggiore e l’accordo risultante ci porta verso una sonorità lidia e non ad una “semplice” scala maggiore a cui probabilmente siamo più abituati.

Scala maggiore o modo lidio?

Affrontare in maniera esaustiva un argomento come quello dei modi all’interno di un articolo sarebbe impossibile, per questi argomenti ti rimando a Teoria Musicale Facile, Master Chitarra Rock (iscrizioni fino a fine Gennaio) e Master Composers Academy (solo su richiesta), due corsi che puoi trovare su Chitarra Facile.

Il lidio è un modo, scala di derivazione antica, costruito sul IV grado della scala maggiore. Queste due “scale” differiscono per una sola nota, proprio il IV grado che sarà giusto nella scala maggiore ed eccedente nel modo lidio. Nel caso questi termini ti fossero nuovi ti consiglio davvero di valutare uno dei due percorsi menzionati in precedenza.

Ti lascio uno schema per vedere e per poter suonare queste due scale in sequenza in modo tale da poter percepire al meglio le loro differenze . Oltre alle note troverai anche i gradi, al di sopra, e lo schema intervallare, al di sotto, dove potrai notare la distanza espressa in toni e semitoni tra una nota e l’altra.

Ecco lo schema della scala maggiore.

Ecco lo schema del modo lidio.

Il lidio, e di conseguenza tutte le sonorità a lui vicino come l’accordo di sus2(#11) citato in precedenza, è considerato il modo “più maggiore”, grazie alla presenza di questa quarta eccedente, e presenta una sonorità onirica ed eterea. Proprio per questo motivo Joe Satriani ha scelto questo accordo così magico come incipit del suo brano, facendoci viaggiare immediatamente verso un’altra dimensione. Questa nota così caratteristica viene eseguita anche dalla melodia, ad esempio a 00:47.

Una curiosità sul brano

Il brano nella sua interezza, come se non bastasse, risulta armonicamente ancora più complesso in quanto, a detta dello stesso Joe Satriani nel video che ti lascio qui sotto, si muove tra DO lidio e DO minore, cambiando quindi sonorità e atmosfere. Questo passaggio è evidente, ad esempio, al minuto 01:00 della canzone.

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Conclusioni

Ti ricordo che nel caso tu voglia seguire delle lezioni private di chitarra con me, o con gli altri maestri certificati della scuola, puoi andare a questo link: clicca qui.

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Siamo arrivati alla fine di questo articolo, spero di averti fatto comprendere come studiare la teoria e l’armonia musicale, applicando il tutto a brani reali e alle tue sensazioni, possa essere di fondamentale importanza per la tua crescita musicale e per migliorare nella composizione e nell’improvvisazione.

Ti consiglio di cercare di capire che tipologia di accordo utilizzino le tue canzoni preferite, o quelle che ti emozionano maggiormente, per poterle utilizzare a tua volta suscitando le stesse emozioni.

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