L’Effetto Segreto di Angus Young degli AC/DC (il suo suono NON è solo chitarra e ampli)

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Quando si parla del suono di Angus Young si enfatizza sempre il fatto che sia molto minimale: chitarra e amplificatore.

Il problema è che non è del tutto vero. Il suono si, è minimale, ma manca un passaggio che vediamo in questo video:

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Ascolta la versione audio del podcast:

Ascolta “28- L’effetto segreto di Angus Young degli AC/DC” su Spreaker.

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Introduzione

Quando si parla del suono di Angus Young, il chitarrista degli AC/DC, spesso si tende ad enfatizzare quanto sia bello il minimalismo del suo suono, ovvero chitarra che va nell’amplificatore. Ma è veramente così? In realtà sì, è minimale, ma manca ancora qualcosa, un passaggio fondamentale, e adesso lo andremo a scoprire insieme!

Chitarra e ampli… Ma è veramente così?

Quando si parla del suono di Angus Young, in realtà, sbagliamo a dire che è talmente minimale da essere solamente la chitarra che va nell’amplificatore. Sbagliamo perché manca un passaggio. Qualcosa che sbagliano tutti, ma che è fondamentale per il carattere del suono che ha proprio il chitarrista degli AC/DC.

Un passaggio che, in realtà, una persona ha scoperto. Infatti, ti voglio raccontare la storia di come un italiano è riuscito a replicare quel passaggio intermedio e di come Angus Young ne abbia approfittato.

Come dico sempre: “Quando non sai, non sai neanche di non sapere” che, per quanto riguarda il suono, è veramente fondamentale.

Magari starai pensando: “Ma a me piace il suono della mia chitarra”. In realtà andando a studiare sempre più a fondo, sempre più nel dettaglio, le strategie e le tecniche scopriamo che c’è un mondo completamente nuovo.

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Il suono di Angus Young è veramente così semplice?

No, manca un passaggio.

Per mostrartelo è necessario fare un passo indietro. Siamo nel 1984. Durante un’intervista, chiedono ad Angus Young: “Utilizzi degli effetti anche quando sei in studio? O è solo chitarra che va nell’ampli e poi registri?”

Lui risponde in un modo molto interessante: “No, I just use the Schaffer-Vega Diversity System” Ovvero: “No, basta usare i sistemi di diversità Schaffer-Vega”.

Ma che cos’è lo Schaffer-Vega?

Si tratta semplicemente di un sistema wireless per chitarra. Quindi lui risponde che in studio utilizzava un sistema wireless.

Ma cosa c’entra questa cosa? Un italiano che si chiama Filippo Olivieri, persona straordinaria con cui ho avuto il piacere di scambiare delle email diversi anni fa, ha sentito le parole di Angus Young, e si è chiesto…

“Come mai parla di un sistema wireless?”

Lo Schaffer-Vega aveva due controlli che permettevano di saturare ancora di più l’amplificatore, aumentando il gain e colorando leggermente il suono.

Ed è veramente strano perchè di solito i sistemi wireless sono il più trasparenti possibili, invece questo dava proprio quell’impronta incredibile di suono, che serviva effettivamente ad Angus Young.

Quando Filippo Olivieri capisce questa cosa, si rende conto che questo è semplicemente il vero segreto di Angus Young.

Non si tratta più di chitarra che va nell’ampli, ma chitarra che passa in questa scatoletta (chiamata Schaffer-Vega) che, settata in un certo modo, fa lavorare l’amplificatore in modi differenti.

Quindi effettivamente non è solo la chitarra che va direttamente nell’ampli, ma c’è un passaggio in più…

La replica perfetta

Ad un certo punto lo Schaffer-Vega non viene più prodotto. Tra l’altro era stato usato anche da un sacco di altri chitarristi rock e metal, probabilmente anche per loro c’era l’importanza di dare quel gain in più per far saturare in un certo modo e colorare il suono prima che arrivasse all’amplificatore.

Ovviamente facendo lavorare l’amplificatore in un certo modo. Ebbene Filippo Olivieri decide di fare una replica dello Schaffer-Vega Diversity System, come se fosse praticamente un preamplificatore.

Incredibilmente Angus Young utilizza, addirittura, la replica fatta da Filippo Olivieri nell’album “Rock Or Bust”. Ha utilizzato la replica proprio per riprodurre il suo vero suono che non poteva più ottenere senza lo Schaffer-Vega.

Conclusioni

Una storia bellissima e incredibile. Una storia che ci fa capire l’importanza di andare a studiare quello che si cela dietro a delle scelte o delle strategie di alcuni chitarristi, per scoprire cosa possiamo fare anche noi per migliorare il nostro suono.

Ti aspetto nella mia scuola!

Quindi mi raccomando ti invito ad andare a comprare “Che Suono”. Il nostro corso base sul suono della chitarra, che ti aprirà sicuramente un mondo di possibilità.

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