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Accordi Chitarra: Il Testamento Di Tito, Fabrizio De Andrè

Accordi Chitarra: ecco gli accordi di chitarra per suonare Il Testamento Di Tito di Fabrizio De Andrè.

Gli accordi di chitarra presenti in questa canzone sono: MI-, SI-, DO, RE, SOL.

Clicca sui nomi degli accordi di chitarra qui sopra per vedere come si fanno, nel caso non lo sapessi.

Se non sai ancora suonare la chitarra e vuoi imparare la tua prima canzone puoi scaricare le lezioni di chitarra gratuite di base per partire da zero ed imparare la tua prima canzone in 10 giorni cliccando qui.

Fabrizio De Andrè è l’autore di questa canzone, Il Testamento Di Tito, una canzone molto famosa del cantautore italiano, molto incentrata su un’aspetto religioso, i 10 comandamenti, ma espressi con il suo unico modo di comporre e scrivere.

La canzone è molto orecchiabile e contiene pochi accordi ma è comunque di media difficoltà.

Qui di seguito puoi vedere il video ufficiale del brano di Fabrizio De Andrè, Il Testamento Di Tito:

Ecco invece qui di seguito gli accordi di chitarra per suonare il brano:

Mim             Sim Do             Sol Do           Re       Sol

Non avrai altro Dio all'infuori di me spesso mi hai fatto pensare

Mim      Sim  Do          Sol   Do            Re          Sol

genti diverse venute dall'est dicevano che in fondo era uguale:

   Do           Re       Sol    Sim  Do           Re        Sol

credevano ad un altro diverso da te, non mi hanno fatto del male,

   Do           Re       Sol    Sim  Do           Re        Sol

credevano ad un altro diverso da te, non mi hanno fatto del male.

Mim     Sim  Do         Sol  Do      Re      Sol

Non nominare il nome di Dio, non nominarlo invano.

Mim       Sim   Do           Sol       Do         Re

Con un coltello piantato nel fianco gridai la mia pena

          Sol

ed il suo nome:

   Do        Re      Sol   Sim        Do             Re

ma forse era stanco, forse troppo occupato, non ascoltò

         Sol

il mio dolore;

   Do        Re            Sol        Sim

ma forse era stanco, forse troppo lontano,

Do         Re        Sol

davvero lo nominai invano.

Mim      Sim      Do       Sol      Do             Re      Sol

Onora il padre ed onora la madre, e onora anche il loro bastone:

Mim      Sim      Do           Sol      Do        Re         Sol

bacia la mano che ruppe il tuo naso perchè le chiedevi un boccone.

Do           Re        Sol     Sim    Do        Re     Sol

Quando a mio padre si fermò il cuore, non ho provato dolore,

Do           Re        Sol     Sim    Do        Re     Sol

quando a mio padre si fermò il cuore, non ho provato dolore.

Mim     Sim Do            Sol    Do     Re        Sol

Ricorda di santificare le feste, facile per noi ladroni,

Mim         Sim    Do             Sol      Do

entrare nei templi che rigurgitan salmi di schiavi

      Re      Sol

e dei loro padroni,

Do       Re     Sol        Sim      Do   Re      Sol

senza finire legati agli altari sgozzati come animali,

Do       Re     Sol        Sim      Do   Re      Sol

senza finire legati agli altari sgozzati come animali.

Mim       Sim   Do         Sol      Do         Re       Sol

Il quinto dice "non devi rubare", e forse io l'ho rispettato

Mim           Sim    Do            Sol       Do

vuotando in silenzio le tasche già gonfie di quelli

      Re     Sol

che avevan rubato:

   Do       Re      Sol         Sim         Do        Re      Sol

ma io senza legge rubai in nome mio, quegli altri nel nome di Dio,

   Do       Re      Sol         Sim         Do        Re      Sol

ma io senza legge rubai in nome mio, quegli altri nel nome di Dio.

Mim            Sim  Do            Sol

Non commettere atti che non siano puri,

   Do       Re         Sol

cioè non disperdere il seme

 

Mim         Sim   Do               Sol Do         Re      Sol

Feconda una donna ogni volta che l'ami così sarai uomo di fede.

     Do          Re          Sol      Sim

Poi la voglia svanisce ed il figlio rimane

  Do         Re      Sol

e tanti ne uccide la fame.

   Do          Re         Sol       Sim  Do           Re    Sol

Io forse ho confuso il piacere e l'amore ma non ho creato dolore.

Mim        Sim   Do       Sol  Do           Re          Sol

Il settimo dice "non ammazzare se del cielo vuoi essere degno",

Mim        Sim         Do       Sol

guardatela oggi questa legge di Dio

    Do          Re       Sol

tre volte inchiodata nel legno.

Do          Re      Sol       Sim   Do           Re        Sol

Guardate la fine di quel Nazzareno, un ladro non muore di meno!

Do          Re      Sol       Sim   Do           Re        Sol

Guardate la fine di quel Nazzareno, un ladro non muore di meno!

Mim      Sim   Do     Sol          Do           Re     Sol

Non dire falsa testimonianza ed aiutali ad uccidere un uomo...

Mim          Sim   Do         Sol

Lo sanno a memoria il diritto Divino,

   Do       Re           Sol

ma scordano sempre il perdono.

Do        Re      Sol           Sim   Do          Re      Sol

Ho spergiurato su Dio e sul mio onore e no non ne provo dolore,

Do        Re      Sol           Sim  Do          Re      Sol

ho spergiurato su Dio e sul mio nome e no non ne provo dolore.

Mim       Sim  Do            Sol    Do        Re       Sol

Non desiderare la roba degli altri, non desiderarne la sposa...

Mim      Sim     Do            Sol

Ditelo a quelli, chiedetelo ai pochi

    Do        Re          Sol

che hanno una donna e qualcosa

     Do         Re        Sol     Sim   Do        Re     Sol

Nei letti degli altri già caldi d'amore non ho provato dolore.

     Do       Re      Sol    Sim          Do        Re      Sol

L'invidia di ieri non e' già finita, sta' sera v'invidio la vita.

Mim           Sim      Do         Sol

Ma adesso che viene la sera ed il buio,

   Do          Re         Sol

mi toglie il dolore dagli occhi.

Mim          Sim        Do       Sol  Do      Re         Sol

E scivola il sole al di là delle dune a violentare altre notti:

Do        Re        Sol      Sim    Do       Re      Sol

io nel vedere quest'uomo che muore, madre io provo dolore;

Do       Re         Sol        Sim   Do           Re       Sol

nella pietà che non cede al rancore, madre ho imparato l'amore.

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Accordi Chitarra: La Ballata Dell’amore Cieco, Fabrizio De Andrè

Accordi Chitarra: ecco gli accordi di chitarra per suonare La Ballata Dell’amore Cieco di Fabrizio De Andrè.

Gli accordi di chitarra presenti in questa canzone sono: LA-, FA, SOL, DO.

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Fabrizio De Andrè è l’autore di questa canzone, La Ballata Dell’amore Cieco, una canzone che parla di amore non corrisposto, raccontato con il tipico gusto complesso e a tratti macabro di questo grande cantautore italiano.

La canzone è molto orecchiabile e contiene pochi accordi.

Qui di seguito puoi vedere il video ufficiale del brano di Fabrizio De Andrè, La Ballata Dell’amore Cieco:

Ecco invece qui di seguito gli accordi di chitarra per suonare il brano:

La-      Fa     Sol     Do               Sol

Un uomo onesto, un uomo probo, tra-la-la-lalla,

          Do

tra-lalla-lero

Lam     Fa     Sol   Do

S'innamoro' perdutamente d'una che non lo

      Lam

amava niente

Lam       Fa    Sol   Do              Sol

Gli disse "Portami domani", tra-la-la-lalla,

         Do

tra-lalla-lero

Lam       Fa    Sol   Do                  Fa

Gli disse "Portami domani il cuore di tua madre per i

Sol   Lam

miei cani"

Lam       Fa    Sol     Do                  Sol

Lui dalla madre ando' e l'uccise, tra-la-la-lalla,

          Do

tra-lalla-lero

Lam          Fa    Sol     Do

Dal petto il cuore le strappo' e dal suo amore

     Lam

ritorno'

 

Intermezzo: Fa  Sol  Do   Fa   Sol   Lam (2v)}

 

Non era il cuore, non era il cuore, tra-la-la-lalla, tra-lalla-lero

Non le bastava quell'orrore voleva un'altra prova del suo cieco amore

Gli disse ancor "Se mi vuoi bene", tra-la-la-lalla, tra-lalla-lero

Gli disse ancor "Se mi vuoi bene tagliati dei polsi le quattro vene"

Le vene ai polsi lui si taglio', tra-la-la-lalla, tra-lalla-lero

 

E come il sangue ne sgorgo' correndo come un pazzo da lei torno'

 

Gli disse lei, ridendo forte, tra-la-la-lalla, tra-lalla-lero

Gli disse lei, ridendo forte : "L'ultima tua prova sara' la morte !"

E mentre il sangue lento usciva e ormai cambiava il suo colore

La vanita' fredda gioiva, un uomo s'era ucciso per il suo amore

 

Fuori soffiava dolce il vento, tra-la-la-lalla, tra-lalla-lero

Ma lei fu presa da sgomento quando lo vide morir contento

Morir contento e innamorato quando a lei niente era restato

Non il suo amore, non il suo bene, ma solo il sangue secco delle sue vene

 

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Accordi Chitarra: Via Del Campo, Fabrizio De Andrè

Accordi Chitarra: ecco gli accordi di chitarra per suonare Via Del Campo di Fabrizio De Andrè.

Gli accordi di chitarra presenti in questa canzone sono: LA-, MI7, DO, FA, SOL, DO-, SOL7, MIb, LAb.

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Fabrizio De Andrè è l’autore di questa canzone, Via Del Campo, una canzone che ha fatto la storia della canzone italiana, una delle più conosciute del cantautore, specialmente la frase “Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”.

La canzone contiene abbastanza accordi ed è di media difficoltà.

Qui di seguito puoi vedere il video ufficiale del brano di Fabrizio De Andrè, Via Del Campo :

Ecco invece qui di seguito gli accordi di chitarra per suonare il brano:

     LA-      MI7    LA-

Via del Campo c'è una graziosa

           DO     FA       SOL

gli occhi grandi color di foglia

       DO        FA     DO  LA-

tutta notte sta sulla soglia

            RE-    MI7   LA-

vende a tutti la stessa rosa

 

Via del Campo c'è una bambina,

con le labbra color rugiada,

gli occhi grigi come la strada

nascon fiori dove cammina.

 

Via del Campo c'è una puttana

gli occhi grandi color di foglia

se di amarla ti vien la voglia

basta prenderla per la mano

 

E ti sembra di andare lontano

lei ti guarda con un sorriso

non credevi che il paradiso

fosse solo lì al primo piano

 

Strum: DO- SOL7 DO- MIb LAb SIb MIb LAb MIb DO- FA- SOL7 DO-

 

Via del Campo ci va un illuso

a pregarla di maritare

a vederla salir le scale

fino a quando il balcone è chiuso

 

Ama e ridi se amor risponde

piangi forte se non ti sente

dai diamanti non nasce niente

dal letame nascono i fior

 

dai diamanti non nasce niente

dal letame nascono i fior.

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Accordi Chitarra: Bocca Di Rosa, Fabrizio De Andrè

Accordi Chitarra: ecco gli accordi di chitarra per suonare Bocca Di Rosa di Fabrizio De Andrè.

Gli accordi di chitarra presenti in questa canzone sono: DO-, SOL7, FA-, DO7, LA#7, RE#.

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Fabrizio De Andrè è l’autore di questa canzone, Bocca Di Rosa, una canzone molto conosciuta, che probabilmente è la più conosciuta del cantautore italiano, rappresenta lo stile irriverente ma comunque molto arguto che usava per raccontare le sue magnifiche storie.

La canzone contiene abbastanza accordi ed è di media difficoltà.

Qui di seguito puoi vedere il video ufficiale del brano di Fabrizio De Andrè, Bocca Di Rosa :

Ecco invece qui di seguito gli accordi di chitarra per suonare il brano:

 

             Do-                                          Sol7

La chiamavano bocca di rosa metteva l'amore, metteva l'amore... 

 

Do-

La chiamavano bocca di rosa metteva 

 

   Sol7                     Do-

l'amore sopra ogni cosa.  

 

                                                  Sol7

Appena scesa alla stazione del paesino di Sant'Ilario, 

 

Do-

tutti si accorsero con uno 

 

                                 Sol7                      Do-

sguardo che non si trattava d'un missionario. 

 

              Do7               Fa-                  La#7

C'e' chi l'amore lo fa per noia, chi se lo sceglie per 

 

         Re#                 Fa-                      Do-

professione, bocca di rosa ne' l'uno ne' l'altro, 

 

            Sol7                Do-

lei lo faceva per passione. 

 

Ma la passione spesso conduce a soddisfare le proprie voglie,

senza indagare se il concupito ha il cuore libero oppure ha moglie.

E fu cosi', che da un giorno all'altro, bocca di rosa si tiro' addosso

l'ira funesta delle cagnette a cui aveva sottratto l'osso.

Ma le comari di un paesino non brillan certo d'iniziativa:

le contromisure fino a quel punto si limitavano all'invettiva. 

 

Si sa che la gente da' buoni consigli sentendosi come Gesu' nel tempio...

Si sa che la gente da' buoni consigli se non puo' piu' dare cattivo esempio.

Cosi' una vecchia mai stata moglie, senza mai figli, senza piu' voglie,

si prese la briga e di certo il gusto di dare a tutte il consiglio giusto.

E rivolgendosi alle cornute le apostrofo' con parole acute:

"Il furto d'amore sara' punito - disse - dall'ordine costituito". 

 

E quelle andarono dal commissario e dissero senza parafrasare:

"Quella schifosa ha gia' troppi clienti, piu' di un consorzio alimentare".

Ed arrivarono quattro gendarmi con i pennacchi, con i pennacchi

ed arrivarono quattro gendarmi con i pennacchi e con le armi.

Spesso gli sbirri e i carabinieri al proprio dovere vengono meno,

ma non quando sono in alta uniforme e l'accompagnarono al primo treno. 

 

Alla stazione c'erano tutti dal commissario al sacrestano,

alla stazione c'erano tutti con gli occhi rossi e il cappello in mano.

A salutare chi per un poco senza pretese, senza pretese...

A salutare chi per un poco porto' l'amore nel paese.

C'era un cartello giallo con una scritta nera, diceva:

"Addio bocca di rosa, con te se ne parte la Primavera". 

 

Ma una notizia un po' originale non ha bisogno di alcun giornale,

come una freccia dall'alto scocca e vola veloce di bocca in bocca.

E alla stazione successiva molta piu' gente di quando partiva,

chi manda un bacio, chi getta un fiore, chi si prenota per due ore.

Persino il parroco che non disprezza, fra un miserere ed una estrema unzione,

il bene effimero della bellezza la vuole accanto in processione.

E con la Vergine in prima file e bocca di rosa poco lontano

si porta a spasso per il paese l'amore sacro e l'amor profano.

 

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Accordi Chitarra: Un Giudice, Fabrizio De Andrè

Accordi Chitarra: ecco gli accordi di chitarra per suonare Un Giudice di Fabrizio De Andrè.

Gli accordi di chitarra presenti in questa canzone sono: RE-, SOL-, LA7, RE-, DO7, FA, SIb.

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Fabrizio De Andrè è l’autore di questa canzone,  Un Giudice, una canzone molto conosciuta, che racconta, con il suo classico stile che lo fece diventare uno dei cantautori più famosi al mondo, la vita e la storia di una persona affetta da nanismo.

La canzone contiene abbastanza accordi ed è di media difficoltà.

Qui di seguito puoi vedere il video ufficiale del brano di Fabrizio De Andrè, Un Giudice :

Ecco invece qui di seguito gli accordi di chitarra per suonare il brano:

[Verse 1]

Am             Dm               E7          Am
Cosa vuol dire avere un metro e  mezzo di statura,
                Dm             G7         C
ve lo rivelan gli occhi e le battute della gente,
           Dm          E7          F
e la curiosità di una ragazza irriverente,
               Dm                 G7         C
che vi avvicina solo per un suo dubbio impertinente:
                  Dm             E7               F
vuole scoprir se è vero quanto si dice intorno ai nani,
                  Dm            G7          C
che siano i più forniti della virtù meno apparente,
Dm             Am            E7  Am
fra tutte le virtù la più indecente.


[Verse 2]

                   Dm             E7             Am
Passano gli anni, i mesi, e se li conti anche i minuti,
                    Dm           G7        C
è triste ritrovarsi adulti senza essere cresciuti,
               Dm              E7            F
la maldicenza insiste, batte la lingua sul tamburo,
                  Dm           G7         C
fino a dire che un nano è una carogna di sicuro,
Dm                 Am              E7              Am
perchè ha il cuore troppo, troppo vicino al buco del culo.


[Verse 3]

                Dm             E7             Am
Fu nelle notti insonni vegliate al lume del rancore
               Dm           G7        C
che preparai gli esami e diventai procuratore,
                 Dm              E7               F
per imboccare la strada che dalle panche di una cattedrale
                 Dm               G7               C
porta alla sacrestia quindi alla cattedra di un tribunale:
Dm                 Am              E7              Am
giudice finalmente, arbitro in terra del bene e del male.


[Verse 4]

                Dm             E7             Am
E allora la mia statura non dispensò dal buonumore
            Dm             G7            C
a chi alla sbarra in piedi diceva "Vostro Onore"
           Dm              E7               F
e di affidarli al boia fu un piacere del tutto mio,
           Dm               G7         C
prima di genuflettermi nell'ora dell'addio,
Dm             Am          E7         Am
non conoscendo affatto la statura di Dio.

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Accordi Chitarra: Il Pescatore, Fabrizio De Andrè

Accordi Chitarra: ecco gli accordi di chitarra per suonare Il Pescatore di Fabrizio De Andrè.

Gli accordi di chitarra presenti in questa canzone sono: SOL, FA, LA-, DO.

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Il Pescatore è un brano di grande successo del cantautore italiano, il grande Fabrizio De Andrè. Il brano risale al 1970 ed ha una durata di 2 minuti e 19 secondi (la versione originale), ci sono molte versioni della canzone, tra le versioni live dello stesso De Andrè, alle versioni della PFM da sola, passando per la versione della PFM con De Andrè.

Qui puoi vedere un video da cui puoi ascoltare la canzone di Fabrizio De Andrè:

https://www.youtube.com/watch?v=6e0jMmmy2yc

Ecco qui di seguito gli accordi di chitarra in italiano di Il Pescatore di Fabrizio De Andrè:

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          Do    Sol   Do
All'ombra dell'ultimo sole
           Fa           Do
si era assopito un pescatore
           Fa    Sol      Lam
e aveva un solco lungo il viso
Fa        Do    Sol   Do
come una specie di sorriso.

Fa   Do   Sol

           Do       Sol     Do
Venne alla spiaggia un assassino
          Fa           Do
due occhi grandi da bambino
            Fa   Sol  Lam
due occhi enormi di paura
Fa        Do     Sol        Do
eran gli specchi di un'avventura.



Fa  Do  Sol Do  Fa  Sol Lam  Fa  Do  Sol Lam  Sol
Do  Fa  Do  Sol  Do  Fa  Do  Sol

E chiese al vecchio, "Dammi il pane
ho poco tempo e troppa fame"
e chiese al vecchio, "Dammi il vino
ho sete e sono un assassino".

Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno
non si guardò neppure intorno
ma versò il vino e spezzò il pane
per chi diceva ho sete e ho fame.

E fu il calore di un momento
poi via di nuovo verso il vento
davanti agli occhi ancora il sole
dietro alle spalle un pescatore.

Dietro alle spalle un pescatore
e la memoria è già dolore
è già il rimpianto di un aprile
giocato all'ombra di un cortile.

Vennero in sella due gendarmi
vennero in sella con le armi
chiesero al vecchio se lì vicino
fosse passato un assassino.

Ma all'ombra dell'ultimo sole
si era assopito il pescatore
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso.
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso.

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Accordi Chitarra: Fabrizio De Andrè, La Guerra di Piero

Accordi Chitarra: ecco gli accordi di chitarra per suonare La Guerra di Piero di Fabrizio De Andrè.

Gli accordi di chitarra presenti in questa canzone sono: LA7, FA, DO7, SOL-, RE-.

Clicca sui nomi degli accordi di chitarra qui sopra per vedere come si fanno, nel caso non lo sapessi.

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La Guerra di Piero  un’altra delle storiche canzoni italiane. Bisogna dire che Fabrizio De Andrè ha composto moltissime canzoni che possono essere considerate delle canzoni storiche italiane, molte di queste ci fanno essere orgogliosi di avere nella nostra terra cantautori come lui.

Fabrizio De Andrè non è solo un cantautore ma è anche un poeta, sicuramente uno dei maggiori esponenti della musica italiana. Sicuramente nei primi 10.

Le registrazioni di questa canzone sono state eseguite a Roma nel 1964 ed è il quinto 45 giri di Fabrizio De Andrè.

Ecco qui di seguito gli accordi di chitarra di La Guerra di Piero di Fabrizio De Andrè:

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Re-        La7                Re-                Sol-     Do7     Fa
Dormi sepolto in un campo di grano, non e' la rosa, non e' il tulipano 

               La7               Re-              Sol- La7      Re-
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi ma sono mille papaveri rossi. 

               La7                           Re-          Sol-           Re-
"Lungo le sponde del mio torrente voglio che scendano i lucci argentati, 

                  Do7         Fa                 La7           Re-
non piu' i cadaveri dei soldati portati in braccio dalla corrente". 

           La7            Re-           Sol-               Re-                Do7
Cosi' dicevi ed era d'Inverno e come gli altri, verso l'inferno te ne vai triste 

              Fa                       La7       Re-
come chi deve ed il vento ti sputa in faccia la neve.

[Fabrizio De Andrè - La Guerra Di Piero]

Fermati Piero, fermati adesso, lascia che il vento ti passi un po' addosso,
dei morti in battaglia ti porti la voce, chi diede la vita ebbe in cambio una croce.
Ma tu non lo udisti ed il tempo passava con le stagioni a passo di "java"
ed arrivasti a varcar la frontiera in un bel giorno di Primavera.
E mentre marciavi con l'anima in spalle vedesti un uomo in fondo alla valle
che aveva il tuo stesso identico umore ma la divisa di un altro colore. 

Sparagli Piero, sparagli ora e dopo un colpo sparagli ancora,
fino a che tu non lo vedrai esangue cadere in terra a coprire il suo sangue.
"E se gli sparo in fronte o nel cuore soltanto il tempo avra' per morire,
ma il tempo a me restera' per vedere, vedere gli occhi d'un uomo che muore".
E mentre gli usi questa premura quello si volta, ti vede, ha paura ed ibracciata l'artiglieria
non ti ricambia la cortesia. 

Cadesti a terra, senza un lamento e ti accorgesti in un solo momento
che il tempo non ti sarebbe bastato a chieder perdono per ogni peccato.
Cadesti a terra, senza un lamento e ti accorgesti in un solo momento
che la tua vita finiva quel giorno e non ci sarebbe stato ritorno.
"Ninetta mia, crepare di Maggio ci vuole tanto, troppo coraggio.
Ninetta bella diritto all'Inferno avrei preferito andarci in Inverno".
E mentre il grano ti stava a sentire dentro le mani stringevi il fucile,
dentro la bocca stringevi parole troppo gelate per sciogliersi al sole. 

Dormi sepolto in un campo di grano, non e' la rosa, non e' il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi ma sono mille papaveri rossi.

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